Il 30 gennaio a Stoccolma, in un’aula del Parlamento svedese, ha avuto luogo la cerimonia di consegna del Premio Olof Palme 2017 ai sindaci di Lesvos, Spiridon Galinos e di Lampedusa, G.Nicolini, alla presenza dell’Ambasciatore della Grecia in Svezia Dimitrios Touloupas, del Cipro Andreas Kakouris, dell’Arcivescovo della Svezia e di tutta la Scandinavia Kleopas e di personalità della vita politica e pubblica svedese.

Secondo l’annuncio dell’Istituto Olof Palmem, è stato premiato proprio l’eroismo, i sacrifici e il senso dell’umanità dimostrato dai due sindaci e dagli abitanti delle loro isole nei confronti dei profughi (“sotto una leadership ispirata, in uno dei momenti più difficili dei nostri tempi, hanno salvato migliaia di vite umane, creando speranza e fiducia per il futurο. Assieme ai loro cittadini hanno aperto le loro anime e le loro società ai profughi che avevano sfuggito dalla guerra, il terrorismo e la miseria. In un mondo sempre più pericoloso e duro, essi hanno sottolineato il comando umanitario secondo il quale è più importante proteggere gli uomini che le frontiere. »)

Il sindaco di Lesvos, Spiridon Galinos ha proclamato Lesvos isola della solidarietà e dei valori europei nel suo discorso di ringraziamento. Ha aggiunto che si tratta di «un faro che indica la strada a tutto il mondo, allo stesso momento in cui voci fasciste, xenofobe dell’estrema destra nascono nelle società europee. Il nome di Lesvos si trova sulle labbra di tutte le persone che vedono nell’isola una umanità spontanea e la solidarietà, vedono la società sognata da Olof Palme. Facendo il loro dovere umano i miei compatrioti, hanno gestito in modo esemplare una crisi umanitaria enorme in una maniera che ha scosso la comunità internazionale e ha dimostrato a tutto il mondo la vera immagine dei greci ».

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Il sindaco Galinos ha ringraziato particolarmente i semplici cittadini svedesi che si sono recati all’ isola per aiutare, mentre altri, organizzazioni e volontari, sono venuti all’isola con motivi differenti, causando spesso dei problemi alla gestione della crisi. Ha sottolineato che Lesvos non si è limitata alla gestione locale della crisi. « Abbiamo fatto delle proposte per una gestione migliore, più effetiva e umana, basati sulla nostra esperienza » (rilevare l’entità dei richiedenti asilo in Turchia, creazione di una rete di città che intraprenderà la creazione di strutture per la loro ospitalità) che purtroppo non sono state mai implementate nel loro insieme, a cause dell’assenza di una politica europea coerente e complessiva per la crisi dei rifugiati.

OPalmeSpiridon Galinos ha fatto un appello per il sostegno dell’isola che lotta di ritornare alla normalità e ha bisogno di alleanze. Il sindaco ha ribadito che Lesvos rimane sempre una destinazione turistica attraente e sicura e ha invitato gli svedesi a visitarla. Concludendo il suo discorso, il sindaco di Lesvos ha ringranziato di nuovo l’Istituto per l’onore mostrato al popolo di Lesvos e ha assicurato che i cittadini continueranno ad essere all’altezza dei tempi seguendo il loro dovere morale. « Il faro di Lesvos », ha garantito, « è e sarà acceso per sempre».

Il premio Olof Palme viene consegnato ogni anno dopo il 1987 per azioni importanti nello spirito degli ideali di Olof Palme, che promuovono la lotta contro il racismo, la difesa dei diritti umani, la comprensione reciproca internazionale e la pace e la sicurezza mondiale. Fra le personalità che hanno ricevuto il premio nel passato è Amnesty International, Javier Perez de Cuellar, Kofi Annan, Vaclav Havel. Olof Palme, aveva sempre una relazione particolare con i greci della comunità ellenica di Svezia, contribuì alla lotta anti-dittatoriale greca e prese iniziative per aiutare gli immigrati in Svezia.

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