Martedì 17 maggio 2016 si è svolta a Salonicco l’inaugurazione del Trans Adriatic Pipeline (TAP) alla presenza del Primo Ministro della Repubblica Ellenica Alexis Tsipras. La cerimonia segna l’inizio dei lavori di costruzione del gasdotto che mira a portare il gas dal giacimento di Shah Deniz II in Azerbaigian sul mercato europeo, al fine di garantire una maggiore diversificazione delle fonti energetiche.

Nel suo discorso il premier greco ha notato che “l’inizio della costruzione del Trans Adriatic Pipeline avviene in un momento decisivo sia per l’economia greca che per la nostra regione”. Per quanto riguarda gli aspetti finanziari del progetto, Alexis Tsipras ha altresì messo in evidenza “l’obiettivo di assicurare i fabbisogni energetici dell’Europa e diversificare le fonti e le rotte dell’energia” che è “alla base della strategia energetica del nostro paese così come della complessiva pianificazione europea”. Inoltre, dal punto di vista geostrategico, “questo progetto può far sì che l’energia divenga un’occasione di collaborazione e prosperità per tutti nella nostra regione”, ha sottolineato il premier greco.

La straordinaria importanza strategica di TAP è stata evidenziata anche dalla presenza di numerose delegazioni governative tra le quali: il Primo Ministro della Georgia Georgi Kvirikashvili, il Primo Vice Primo Ministro dell’Azerbaigian Yaqub Eyyubov, il Vice Primo Ministro di Albania Niko Peleshi, il Vicepresidente della Commissione UE e Commissario per l’Unione energetica Maroš Šefčovič, l’Inviato speciale e Coordinatore per gli affari energetici internazionali degli USA Amos Hochstein, il Ministro dell’Energia della Turchia Berat Albayrak, il Ministro dello Sviluppo Economico dell’Italia Carlo Calenda, il Ministro dell’Energia della Bulgaria Temenuzhka Petkova e il Segretario di Stato dell’Ufficio Federale per l’Energia della Svizzera Walter Steinmann.

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All’evento erano presenti anche i rappresentanti degli azionisti di TAP e oltre 300 importanti ospiti. Occorre ricordare che il progetto è realizzato da un consorzio internazionale composto da BP (20%), SOCAR (20%), Snam S.p.A. (20%), Fluxys (19%), Enagás (16%) e Axpo (5%). La cerimonia di inaugurazione si è conclusa con l’apposizione delle firme dei rappresentanti dei diversi Paesi e di TAP su un tubo del gasdotto.

Trans Adriatic Pipeline costituisce la parte europea del Corridoio Meridionale del Gas. Con una capacità iniziale di 10 miliardi di metri cubi di gas all’anno, TAP dovrebbe diventare operativo a partire dal 2020.

Il gasdotto TAP si snoderà lungo 878 chilometri (di cui 550 chilometri in Grecia; 215 chilometri in Albania; 105 chilometri nell’Adriatico e 8 chilometri in Italia). Il tratto greco partirà in prossimità di Kipoi, al confine tra Grecia e Turchia, dove si collegherà al Trans Anatolian Pipeline (TANAP) e, attraversando la Grecia settentrionale, proseguirà in direzione ovest verso l’Albania. Passando per il territorio albanese e attraverso l’Adriatico, il gasdotto approderà infine sulla costa italiana.

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La costruzione del gasdotto TAP si colloca tra i dieci più grandi progetti in costruzione a livello mondiale.  È da notare che la realizzazione del progetto dovrebbe infatti creare opportunità significative per i Paesi attraversati che dovrebbero beneficiare maggiormente della presenza di TAP, a livello strategico. In effetti, grazie alla sua costruzione, Grecia, Albania e Italia acquisterebbero un’importanza strategica sulla mappa energetica europea. Per quanto riguarda la Grecia, in particolare, TAP rappresenta altresì un’importante fonte di investimento estero nel Paese mentre, al contempo, dovrebbe costituire un datore di lavoro a livello nazionale, creando almeno 8000 posti di lavoro – come ha sottolineato il premier greco – e aumentando le entrate fiscali.

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