Il primo ministro greco Alexis Tsipras e il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis sono stati il 3 febbraio a Roma per incontri con i rispettivi omologhi italiani Matteo Renzi e Pier Carlo Padoan, per discutere le proposte del governo ellenico sulla riduzione del debito e su come rendere l’economia sostenibile, in modo da porre fine alla crisi.
Nel corso della conferenza stampa congiunta dopo l’incontro con Matteo Renzi, il premier greco ha ribadito che il suo governo ha proposte specifiche per soddisfare i propri obblighi di debito senza deficit e prestiti, notando che i cittadini e i creditori europei hanno nulla da temere. Piuttosto che creare spaccature in Europa, “vogliamo la solidarietà, la coesione sociale e un ritorno ai valori fondanti dell’Europa”, ha sottolineato. Egli ha inoltre osservato che è necessario che l’Europa cambi, che il nuovo governo è aperto a proposte alternative, e che la Grecia ha bisogno di tempo per formare un piano di ricostruzione della sua economia con riforme radicali. Da parte sua, il primo ministro italiano ha osservato che le elezioni greche hanno portato un messaggio di speranza alla generazione la  più colpita dalla crisi che deve essere presa in considerazione e che l’Italia è pronta a collaborare sia a livello bilaterale che europeo.
Parlando alla stampa dopo l’incontro con Padoan, Varoufakis ha detto che le due parti avevano discusso a una ‘road map’ per i prossimi anni, così come le questioni sollevate nei suoi colloqui con i suoi omologhi francesi e britannici a Parigi e Londra, nei giorni precedenti. 
Tali questioni sono stati esaminati anche nel corso del suo incontro con il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi il 4 febbraio. In un’intervista al giornale die Zeit, Varoufakis ha detto che “la Bce dovrebbe sostenere le nostre banche, in modo che noi con i nostri titoli di Stato di breve periodo possiamo sopravvivere”. Questa però “non sarebbe una soluzione duratura” perché Atene punta ad una soluzione entro “inizio giugno”.
Il ministro greco incontra oggi il suo omologo tedesco Wolfgang Schaeuble.