L’interesse mondiale incentrato sulla Grecia

La domenica prossima Grecia va alle unre per le elezioni parlamentari anticipate. Le ultime elezioni nel Paese hanno avuto luogo il 17 giugno del 2012, per gli elezioni parlamentari di ripetizione, tenute a seguito di un tentativo fallito di formare un governo sulla scia del 6 maggio elezioni nazionali. Antonis Samaras ha  poi prestato giuramento come nuovo primo ministro della Grecia, a capo di un governo di coalizione tripartita (Nea Dimoktratia, Pasok, Sinistra Democratica) il 20 giugno, 2012. Il voto del 25 gennaio eleggerà 300 deputati al Parlamento. Entrano in Parlamento solo i partiti che superano la soglia del 3%. Il partito che ottiene più voti (anche solo uno) vince un premio di maggioranza di 50 seggi. Gli altri vengono distribuiti proporzionalmente tra le formazioni che vanno oltre la soglia di sbarramento. Se il primo partito ha più di 150 seggi (la maggioranza assoluta) il presidente affida al leader l’incarico di formare il governo che viene insediato nell’arco di tre giorni. Se il vincitore ha meno di 150 seggi, il presidente affida al suo segretario l’incarico di formare un governo di coalizione. L’incarico dura tre giorni. Se il tentativo non riesce, l’incarico passa per tre giorni al segretario del partito arrivato al secondo posto. Quindi, in caso di altra fumata nera, al terzo arrivato. Se nessuno riesce a formare un governo la Grecia torna alle urne, come è successo a maggio 2012. In totale, 18 partiti ufficiali e 4 alleanze prendono parte alle prossime elezioni.I partiti principali sono: Nea Dimokratia, Syriza, PASOK, Alba Dorata, Greci Indipendenti, Partito comunista (Kke),Potami (The River),Sinistra Democratica (DIMAR) Movimento dei socialisti democratici.