Il premier greco Antonis Samaras ha partecipato alle manifestazioni in occasione del 20/o anniversario della firma dell’accordo per lo sfruttamento del giacimento di gas naturale di Shah Deniz, tenute a Baku il 20 settembre scorso. Il governo greco attribuisce particolare importanza ai rapporti con l’Azerbaigian, dopo l’accordo raggiunto per la costruzione del gasdotto Trans-Adriatic Pipeline (Tap) che porterà il gas naturale dei giacimenti di Shah Deniz in Europa attraverso la Grecia, l’Albania e l’Italia e la vendita della Desfa, l’azienda pubblica greca per la distribuzione del gas, alla compagnia statale azera Socar. 

Samaras ha parlato ad un evento internazionale dedicato all’ anniversario degli accordi Shah Deniz, alla presenza di delegazioni dall’Italia, la Turchia, l’Albania, la Bulgaria, il Montenegro, la Croazia e il Regno Unito. Nel suo discorso, il premier greco ha sottolineato il progresso della Grecia sulla diversificazione delle risorse energetiche, dicendo che la Grecia sta ampliando la capacità del terminale GNL in Revithoussa a 225.000 metri cubi, sta aggiornando la velocità di gassificazione e sta migliorando le infrastrutture nei porti del paese. Ha inoltre annunciato che “un secondo terminale GNL nella Grecia settentrionale è anche in programma per i prossimi anni.” Il 2 ° turno Internazionale delle concessioni e’ in corso, che riguardano 20 blocchi lungo la costa ionica fino al Mar di Creta, mentre sono stati conclusi i contratti per la concessione di 3 blocchi. Parlando del Corridoio Meridionale (South Corridor) del gas, Samaras ha lodato il progetto come “un fattore di stabilità a lungo termine, di pace e di cooperazione globale”, un progetto che la Grecia ha sostenuto sin dall’inizio. “Si tratta di una visione di cooperazione a lungo termine tra i paesi e i popoli di una regione così estesa, anzi un modello di cooperazione globale sulla base di prezzi competitivi che generano crescita e promuovono la sostenibilità ambientale”, ha sottolineato il premier. Il gas naturale verra’ trasportato dal giacimento di Shah Deniz tramite Trans Adriatic Pipeline (TAP), che passerà dalla Turchia, la Grecia e l’Albania in Italia. Il gasdotto TAP avrà una capacità di trasporto iniziale di 10 miliardi di metri cubi di gas ogni anno, con l’investimento nella parte greca del gasdotto (con una lunghezza di 870 klm) di 1,5 miliardi di euro. Il progetto creerà 2.000 posti di lavoro diretti e 10.000 indiretti. Gli azionisti di TAP sono BP (20 per cento), Socar (20 per cento), Statoil (20 per cento), Fluxys (16 per cento), Total (10 per cento), E.ON (9,0 per cento) e Axpo (5,0 per cento).