È arrivato nella notte, dopo tre giorni di dibattiti, il voto di fiducia del Parlamento ellenico al nuovo esecutivo guidato da Alexis Tsipras. Il secondo governo di coalizione di Tsipras ha ottenuto 155 voti favorevoli su 300. Tutti e 155 i deputati che appoggiano la coalizione formata da Syriza e Greci indipendenti (Anel) hanno votato a favore, mentre l’opposizione in blocco ha deciso di non sostenere il nuovo governo.

Lunedì scorso il primo ministro greco, Alexis Tsipras, ha presentato in Parlamento gli obiettivi del suo governo: ripresa economica, riduzione del debito e lotta contro corruzione ed evasione. Tsipras ha riconosciuto che comincia un periodo “difficile”, purtroppo “promettente”, in cui il nuovo governo dovrà applicare l’accordo per tirare fuori il paese dalla “supervisione”, ma anche “cambiare le cose per tornare alla crescita”. Secondo il premier greco, “è possibile ottenere questo obiettivo” nei prossimi quattro anni, al termine dei quali la Grecia “avrà lasciato indietro recessione e memorandum”.

Da lunedì a mercoledì, Tsipras e i ministri del suo nuovo gabinetto hanno esposto all’aula le linee programmatiche dell’azione di governo: in cima all’agenda, insieme all’emergenza profughi, si trova soprattutto l’attuazione delle riforme, che Atene ha concordato con i suoi creditori internazionali.

Tsipras ha confermato il suo impegno nell’implementazione del piano di salvataggio, sottolineando che allora l’obiettivo del governo è di superare il più presto possibile la prima revisione del programma per poter iniziare a discutere della ristrutturazione del debito. “Siamo consapevoli che un esito positivo nella prima revisione è la chiave che ci permetterà di aprire la porta della ristrutturazione del debito”, ha affermato il premier.

Per quanto riguarda le prospettive economiche, in base al budget presentato al Parlamento, il Pil del paese dovrebbe contrarsi del 2,3% quest’anno e dell’1,3% nel 2016, mentre la disoccupazione dovrebbe toccare un picco al 25,8% il prossimo anno rispetto al 25,4% di fine 2015. Tuttavia, questi numeri sono in linea con le previsioni inserite nel piano di salvataggio di Atene.

Inoltre, un po’ prima, durante il fine settimana, il nuovo parlamento greco emerso dalle elezioni del 20 settembre ha prestato giuramento e ha eletto il suo nuovo presidente, Nikos Voutsis, ex ministro degli Interni. Avendo raccolto 181 voti sui 297 deputati presenti, Voutsis sostituisce il precedente presidente, il deputato di Syriza, Zoe Konstantopoulou.