La Galleria Municipale di Larissa – G.I. Katsigras Museum, presenta la grande mostra retrospettiva intitolata “Yannis Gaìtis – La folla e la solitudine” presso la sala di Irini Katsigras fino al 15 ottobre 2021. La mostra, che è co-curata dall’architetto-museologo Loretta Gaìti e dallo storico dell’arte Yannis Bolis, è un omaggio all’artista rivoluzionario greco, Yannis Gaìtis (1923-1984), il cui lavoro è diventato famoso in tutto il mondo per catturare l’anonimato, l’uniformità e la sterilità della società di massa. Yannis Gaìtis è noto per i suoi “omini”, figure che non hanno caratteristiche individuali e sono vestite in modo identico con un vestito a righe e un cappello, in segno di protesta, da parte dell’artista, contro la massificazione dell’uomo moderno.

La mostra documenta il percorso di Gaìtis dalla metà degli anni ’40 ai primi anni ’80, dai suoi primi dipinti – in cui si possono rintracciare influenze del surrealismo e di Pablo Picasso in particolare – alla sua ricerca dell’astrazione; dai suoi microcosmi narrativi ai suoi uomini anonimi, con la faccia vuota e in uniforme, con i loro costumi a righe e a quadri; il piccolo popolo con cui si identifica e ci chiede di identificarsi. Queste figure rappresentano l’alienazione dell’uomo nella società moderna, che diventa il tratto più dominante e distintivo dell’opera di Gaìtis. 

“I suoi omini, culmine ed espressione matura della sua ricerca artistica, sono tra le immagini più riconoscibili ed emblematiche di un creatore con un atteggiamento socio-politico non negoziabile e dallo spirito critico sfrenato; un artista audace e sovversivo, un rivoluzionario”, hanno detto gli organizzatori dell’evento.

Yannis Gaìtis è nato ad Atene nel 1923 e ha studiato presso la Scuola di Belle Arti di Atene sotto Konstantinos Parthènis. Orientato fin dall’inizio verso le avanguardie europee, Gaìtis divenne uno dei primi pittori modernisti della Grecia del dopoguerra. Nel 1944, tenne la sua prima mostra personale nel suo studio di Atene che, da allora, era un punto d’incontro per rinomate personalità del campo delle arti e della letteratura, tra cui Miltos Sachtouris, Yannis Tsaroùchis, Minos Argyrakis e Odysseas Elytis. Un paio di anni dopo, la sua seconda mostra alla Parnassos Literary Society fece scalpore, per la forma audace delle sue opere, che contenevano già elementi surrealisti, cubisti e astratti; fu anche membro fondatore – insieme ad Alekos Kontopoulos ed altri artisti che si erano rivolti all’arte astratta- del gruppo “The Extremists” che si opponeva all’arte accademica.

GALLERIA MUNICIPALE DARTE DI LARISSA I.G.KATSIGRAS MUSEUM

Nel 1954 si reca a Parigi dove completa i suoi studi alla Scuola di Belle Arti e all’Accademia Grande Chaumière, concentrandosi sulla produzione di opere nello stile dell’arte gestuale e amorfa, e sperimentando attraverso la riproduzione di opere astratte. Poco dopo, la sua prima mostra personale fu organizzata dalla galleria Diderot di Parigi, mentre presentò il suo lavoro nella mostra collettiva Micro-Salon d’Avril (Galleria Iris Clert), insieme ad artisti come César, Max Ernst, Jean Fautrier e Pablo Picasso. Nel 1967, le sue creazioni divennero chiaramente politicizzate e si schierarono apertamente contro la dittatura dei colonnelli in Grecia, come l’opera “Tiens!, L’assassinio della libertà e dei militari” in cui un gruppo di soldati spara ad una colomba. Un anno fondamentale per la sua carriera fu il 1968 poiché fu allora che introdusse il suo marchio personale, il “piccolo uomo”, una figura senza volto, a volte solitaria a volte ripetitiva, solitamente raffigurata di lato.

GIANNIS GAITIS PARTENONE Wikimedia Commons

Gaìtis ha mantenuto uno studio a Parigi negli ultimi 26 anni della sua vita. Il suo lavoro è stato presentato anche negli Stati Uniti nel 1964 alla Carnegie International Exhibition di Pittsburgh. Da quel momento in poi, le sue figure dal volto inespressivo e ripetitivo hanno attirato l’attenzione attraverso mostre che si sono svolte in eventi e luoghi d’arte di tutto il mondo, tra cui il Museo di Tel Aviv in Israele, il Salon de Mai a Parigi, le Biennali di San Paolo, il Muzej Savremene Umetnosti di Belgrado e il Museo di Arte Contemporanea di Skopie.

 Infine, ma non meno importante, di particolare rilievo è stata la sua grande mostra retrospettiva alla Galleria Nazionale di Atene – la cui inaugurazione avvenne una settimana prima della sua morte (1984) – e una grande mostra retrospettiva al Museo Benaki di Atene (2006) Gaìtis guadagnò enorme popolarità, grazie al suo peculiare linguaggio artistico, alla sua eccezionale produttività e alla sua tenacia nel portare la sua arte in contatto con gli strati sociali più ampi possibili in ogni modo immaginabile; sarebbe certamente felice, ad esempio, di aver collocato i suoi “omini” nella stazione “Larìssis” della metropolitana di Atene, incorporando così con successo l’arte nella vita quotidiana dei cittadini.

GAITIS ASSASSINIOPiù info: Galleria Municipale di Arte a Larissa- G.I. Katsigras Museum

Testo originale pubblicato su Greek News Agenda 

Traduzione e adattamento Pelagia Kotsoni

 Da rileggere su Punto Grecia