Il Museo Benaki, un complesso di edifici collocati in varie parti della città di Atene, si colloca tra le più importanti donazioni che hanno arricchito il patrimonio dello stato e, allo stesso tempo, è il più vecchio organismo museale che opera in Grecia come una fondazione di diritto privato.
Quando si parla del Museo Benaki, si riferisce all’edificio centrale del Museo che fu la dimora di Emanuele Benakis, comperata nel 1910 per l’alloggiamento della sua famiglia appena ritornata dall’ Alessandria di Egitto; inoltre, del complesso degli edifici di Kerameikos, della casa Delta, della casa Kouloura, della Pinacoteca di Hatzikiriakos-Ghikas (la residenza del pittore, donata al Museo dopo la sua morte), il laboratorio dello scultore Giannis Pappas, la vecchia fabbrica Mentis e la casa di Patrick Leigh Fermor in Grecia, presso Kardamili in Peloponneso.
L’edificio centrale del Museo Benaki fu costruito nel 1895. Si tratta di un edificio di ritmo neoclassico che era espanso nel 1911 e poi nel 1930 (quando era diventato museo), nel 1965 per ospitare la donazione della collezione di Damianos Kiriazis), 1968 (per ospitare la collezione di Damianos Kiriazis), 1968 (per ospitare la donazione della collezione di Eleni Stathatou), 1973, 1989, 1997 e 2000. Le collezioni dell’ edificio centrale raccontano la storia dell’ellenismo nel tempo (scoperte paleolitiche e neolitiche della Grecia e Cipro, collezione bizantina, collezione di arte cinese). Quest’edificio ospita anche mostre periodiche. La casa privata della famiglia Benaki fu donata allo stato greco dal figlio di Emanuele, Antonis Benakis, insieme ai fondi per la sua manutenzione. Per capire l’importanza che Antonis Benakis diede a questa donazione è sufficiente dire che al suo testamento ordinò che il suo cuore fosse seppellito nell`edificio! (oggi c’è una targa commemorativa in quel posto). L’ edificio centrale ospita inoltre l’amministrazione del museo Benaki, un ristorante e un negozio.
L’ edificio in via Pireos è un edificio moderno, acquistato dal Museo Benaki nel 2004. L’edificio originale (costruito negli anni ’50) fu rinovato e trasformato in un luogo che ospita mostre, eventi e programmi educative, con un negozio che funziona come centro di design e d’arti applicate, sostenendo i giovani artisti (collabora con 500 creatori e 150 laboratori in tutta la Grecia, con l’istituzione Deste, l’ Istituto Greco dell’Architettura, il Festival di Atene, TED-X Academy, l’Istituzione Stavros Niarchos). Il Museo dispone un ristorante.
Il Museo dell’Arte Islamica fa parte del Museo Benaki. Si tratta della casa privata di Lambros Eftaxias, presidente onorario del consiglio d’amministrazione del Museo Benaki. Gli edifici erano ristrutturati nel 1996 e il museo ha aperto le sue porte nel 2004. Durante la ristrutturazione erano scoperte parti delle mura antiche di Atene e una tomba che sono visibili. La collezione si espande in un periodo di 13 secoli. Il museo dispone un negozio e un bar.
La casa Delta, era la casa privata di Penelope Delta, figlia di Emanuele Benakis e lei ci ha vissuto fino alla sua morte nel 1941 (si suicidò quando l’esercito tendesco entrò ad Atene). Penelope Delta fu una scrittrice nota di libri per bambini con temi storici che accentuarono l’amore per la patria. L’edificio ospita gli archivi storici del Museo dal 1994 e si trova a Kifissia.
La casa Kouloura è un edificio neogottico del fine di 19o secolo (costruito nel 1906) e fu la casa privata di Athanassios e Vera Kouloura (un’eredità al Museo Benaki). Si trova a Palaio Faliro e ospiterà la collezione di giochi che Maria Argiriadi ha lasciato al Museo Benaki nel 1992 (l’inaugurazione è programmata per il prossimo giugno).
La Pinacoteca di Hatzikiriakos-Ghikas fu la dimora del pittore, pervenuta al Museo Benaki durante la vita del pittore. La casa fu costruita nel 1932 per ordine del padre del pittore all`architetto Konstantinos Kitsikis. Un piano fu aggiunto negli anni ’50 per ospitare il laboratorio del pittore. Oggi, si può visitare la casa (mobili originali) e il laboratorio, ma c’è anche una mostra permanente di tutta la creazione spirituale e artistica in Grecia dalla fine della Prima Guerra Mondiale fino alla dittatura del 1967 (si può anche vedere i Premi Nobel attribuiti ai poeti greci G.Seferis e O.Elytis) e anche mostre periodiche.
Il laboratorio di Yiannis Pappas si trova a Zografou e si tratta della casa della famiglia dello scultore che era donata al Museo Benaki dal suo figlio Alekos Pappas a condizione che le sue opere si trovino nel loro spazio naturale. Secondo il desiderio dell` artista, il laboratorio continuerà a funzionare anche come uno spazio di lavoro per gli studenti della Scuola Superiore dell’Arte di Atene.
La vecchia fabbrica (artigianato) Mentis era una donazione da Spiros, Marina e Othonas Mentis dopo la chiusura della fabbrica famigliare nel 2011. I figli hanno donato l’edificio, tutti le merci stoccate e l’attrezzatura della fabbrica di filatura Mentis (una delle più vecchie per articoli di «passementerie» -passamaneria). Lo scopo è la creazione di uno spazio che funzionerà come un vivo laboratorio-museo, uno spazio per il sostegno delle techniche tradizionali e per la creazione di una seria di lezioni per quanto riguarda quelle arti tradizionali.
La casa di Patrick Leigh Fermor a Kalamitsi fu donato al Museo Benaki dallo scrittore prima della sua morte. La casa, parte della proprietà del Museo dal 2011, potrebbe essere usata per ospitare scrittori, ricercatori, poeti e artisti che cercono un luogo per lavorare tranquillamente. Inoltre si può essere affitato per 3 mesi all’anno per coprire i costi operativi.
Un edificio alla piazza Kolonaki nel centro di Atene, donato al Museo da Meri Karolou e Penelope Vlagkali ha ospitato l’archivio fotografico del Museo fino al 2015 (300,000 negativi e 25,000 fotografie originali dal 19o e 20o secolo, disponibili a ricercatori). L‘archivio organizza mostre e presta le sue collezioni in altre esposizioni mentre i suoi responsabili curano diverse pubblicazioni fotografiche. Attualmente, l’archivio è chiuso al pubblico a causa del suo trasferimento alla struttura in via Pireos.
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