La protezione a lungo termine della tartaruga marina Caretta Caretta e della Foca monaca del Mediterraneo ha avuto risultati positivi, secondo la lista rossa globale delle specie in via di estinzione dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
http://www.iucnredlist.org/details/3897/0
http://www.iucnredlist.org/details/summary/13653/0
La tartaruga marina Caretta Caretta
La stagione di nidificazione e’ infatti cominciata nel Mediterraneo e già si sono identificati 500 nidi sulla isola di Zacinto (Zante), dove si trova il più grande Parco marittimo per la specie di tartaruga in merito (il 90% della regione della spiaggia di Sekania in Zacinto è stato comprato da WWF Grecia, dopo una campagna paneuropea, con l’aiuto finanziario dell’UE e con i contributi del pubblico. Lo scopo era di assicurare che la regione non fosse trasformata in una zona di ricreazione turistica e di gestire e proteggere la spiaggia più importante per l’ annidamento della Caretta Caretta). Il numero di nidi è stato confermato in una ricerca dell’organizazione Archelon (la società per la protezione della tartaruga marina di Grecia).
Secondo la ricerca, il 2016 è stato l’anno migliore dell’ultimo decennio. Inoltre, una ricerca condotta al golfo del sud di Kiparrisia (la seconda più importante regione per l’annidamento della tartaruga nel Mediterraneo) ha comprovato che il numero dei nidi supera i 1,000.
Lo stato di Caretta Caretta nella lista rossa per le specie in via di estinzione si è recentemente cambiato da «in rischio di estinzione» a «vulnerabile» e la popoplazione della tartaruga nel Mediterraneo suscita ora meno preoccupazione. Comunque, questo sviluppo non significa che non concorrono ragioni per continuare la sua protezione; anzi, essa è necessaria per assicurare che la situazione non si peggiori.
Secondo Archelon «la popolazione ha ancora bisogno di misure intensive per migliorare oppure preservare lo stato corrente». Il Parco Maritimo Nazionale di Zacinto ha dichiarato: «Tranne le emozioni positive che tutti noi coinvolti alla protezione e la sopravvivenza di Caretta Caretta proviamo, dobbiamo sottolineare c’è bisogno di maggiore attenzione dalla parte dei visitatori che fanno le loro vacanze in spiagge di annidamento e dalla parte dei professionisti che lavorano in queste zone».
Foca monaca del Mediterraneo (Monachus monachus)
Dopo 25 anni di sforzi sistematici per preservare la specie, lo stato della foca monaca del Mediterraneo ha cambiato categoria nella lista rossa dell’IUCN da “in grave riscio di estinzione” a “in riscio di estinzione”, secondo MOm (la società ellenica per lo studio e la protezione della foca monaca).
Il fattore significativo per il miglioramento dello stato della specie è stato l’atteggiamento positivo della maggior parte dei cittadini, in seguito alle campagne di educazione ambientale e di informazione. La popolazione della foca intanto è sempre limitata e vulnerabile e le minacce principali per la sopravivvenza della specie sono sempre la degradazione dell’habitat e l’attività umana (pesca). La Grecia ospita la più grande e importante colonia della foca monaca del Mediterraneo al momento (parco marittimo di Alonissos e delle isole Sporadi del Nord). Il numero della popolazione nel Mediterraneo dell’Est è meno di 250 (in altre regioni attorno ai 100-200!).
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