Con 110 opere di pittura–molte tra loro sono sconosciute al grande pubblico e appartengono a collezioni private- e alcune poesie scelte, il Museo di Arte Moderna della Fondazione Goulandris nell’isola di Andros fa il ritratto di Nikos Engonopoulos (1907-1985), uno dei principali esponenti del movimento surrealista in Grecia e membro eminente della così detta “generazione degli anni trenta”.
Engonopoulos era professore alla Scuola Politecnica di Atene, pittore, poeta e scenografo. Era studente di Konstantinos Parthenis, Fotis Kontoglou (tutti e due grandi pittori emblematici) e amico di Andreas Empirikos, Yiannis Moralis, Yiannis Tsarouchis e Giorgio de Chirico. Il 2007 è stato dichiarato dal mondo dell’arte in Grecia come ‘Anno Engonopoulos’.
Tipico della pittura di Engonopoulos è che le forme umane non hanno caratteristiche facciali, e le loro membra, ma anche la postura del corpo svolgono un ruolo molto essenziale come pure gli oggetti che gli stanno attorno. Tutto nella pittura di Engonopoulos ha un simbolismo, anche lo sfodo delle sue opere.
Tutte le sue composizioni includono nuvole, un tratto di mare all’orizzonte, un tempio antico. La storia e la mitologia greca nonché la sua formazione solida erano un serbatoio inesauribile di ispirazione. Dei, semidei, eroi dalla Guerra d’Indipendenza danno vita a una sezione della mostra altrettanto importante, che mostra la sete per gli ideali, ma anche il legame con la patria che caratterizzava Engonopoulos.
La mostra chiarisce la sua relazione con l’architettura (Engonopoulos aveva collaborato con Pikionis) e il teatro (fece la scenografia e i costumi per spettacoli storici prodotti da Linos Karzis e presentati a Herodion e ad altri teatri. L’obiettivo della mostra è di evidenziare la sua creatività multipla, e l’ innegabile talento visibile in tutto quello che ha fatto!
La mostra, intitolata “Con i colori della Parola e con la Parola dei colori”, è articolata in sette sezioni, ognuna derivante e collegata alla sezione precedente. La tematica iniziale è costituita da dipinti religiosi e non, influenzati dalla pittura bizantina, in particolare con la tecnica della tempera all’uovo su tavola. La seconda sezione si occupa degli eroi storici e degli standard artistici che interessano Egonopoulos. La terza sezione è dominata dalla forma femminile. La mitologia greca è il tema della quarta sezione. Quinta unità, la coppia che costituisce la base per molte composizioni importanti. La sesta sezione si concentra all’interesse dell’artista per l’architettura e la sua capacità di presentare il fascino di molte case con lo sguardo di un pittore esperto riguardando la prospettiva dettagliata. E, infine, la settima sezione presenta l’attività di Nikos Engonopoulos come costumista teatrale.
Ogni opera è accompagnata da testi dettagliati, scritti con la conoscenza di intenditori del progetto “Engonopoulos” e inclusi nel catalogo bilingue di 290 pagine. Curatrice della mostra è Maria Koutsomali, che ha collaborato con Andreas Georgiadis e Vivi Gerolimatou per il catalogo e con Katerina Perpinioti per la fondatezza scientifica.
Presente al museo il giorno dell’inaugurazione era Fleuret Karadontis, l’amata nipote della coppia Goulandris (della famiglia di armatori, provenienti di Andros), creatori del Museo. La mostra durerà fino ad ottobre 2017.
Ch.P.
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