Nicola Crocetti è grecista e traduttore di poesia greca moderna e contemporanea. La Crocetti Editore è stata fondata nel 1981. Dal gennaio 1988 Crocetti pubblica la rivista mensile “Poesia”, la piú diffusa pubblicazione di cultura poetica di tutta l’Europa, con una tiratura mensile di poco superiore alle 20.000 copie. Nei suoi 31 anni di vita – record senza precedenti per un periodico culturale, il primo nella storia d’Italia distribuito in edicola – ha pubblicato più di 2.000 poeti, spesso tradotti per la prima volta in italiano, e più di 20.000 poesie.
Come lui stesso ha detto all’intervista al giornale ‘’Kathimerini’’, “due cose hanno segnato la mia vita fin dall’infanzia: l’amore per la poesia e la lingua greca, la prima che ho parlato, prima che la mia famiglia si trasferisse a Firenze, dove sono cresciuto e ho studiato’’. Da allora, ha mantenuto un grande legame con la Grecia nutrito dalla sua famiglia e in particolare dalla madre greca, Aristea (da cui prenderà il nome una serie delle sue pubblicazioni. Da notare che nell’autunno 1998 alle collane di poesia si è aggiunta “Aristea”, una nuova collana di narrativa greca contemporanea che comprende alcuni dei romanzi greci piú venduti e letterariamente piú rilevanti del Ventesimo secolo, finora assolutamente sconosciuti al pubblico italiano.)
Con queste due preziose eredità, la lingua greca e la lingua italiana, Crocetti si è appassionato alla traduzione. I suoi primi tentativi riguardavano le canzoni popolari greche ed ha anche studiato le antologie di Pasov e di Forel tradotte da Niccolo Tommaseo. ‘’Dopo il colpo di stato del 1967, gli editori italiani chiedevano la pubblicazione di poeti greci dissidenti e volevano la traduzione delle loro opere. Così ho iniziato a tradurre Ritsos e altri che sono in seguito stati esiliati. Poi ho conosciuto personalmente Ritsos e ci siamo diventati amici”, aggiunge Crocetti.
Nel 2010, nella collana “I Meridiani” delle edizioni Mondadori è stata pubblicata l’antologia “Poeti greci del Novecento“, curata da Nicola Crocetti e Filippomaria Pontani. È l’opera più importante sulla poesia greca all’estero e in Italia ha conosciuto un successo senza precedenti, ricevendo molte recensioni entusiastiche; infatti, l’edizione è stata esaurita in pochi mesi e ora verrà ristampata.
Domandato sui difetti assai comuni tra la Grecia e l’Italia, Crocetti ha detto che l’Italia è uno dei paesi più corrotti in Europa e che ‘’la corruzione non riguarda solo la politica e l’economia, è un cancro metastatizzato in tutte le aree della società, così come nella cultura e nell’università. In quest’ultimo caso, le cricche dominano, e qualcuno entra solo con mezzi politici, o per affinità o amicizia. I ministeri della cultura e dell’istruzione vengono di solito affidati a politici mediocri, spesso impreparati, se non totalmente incompetenti. Secondo il noto proverbio, l’Italia e la Grecia sono “una faccia, una razza”. Mi piacerebbe pensare che, almeno per quanto riguarda la cultura, la situazione in Grecia sia diversa da quella italiana.’’
Parlando sull’ “Odissea’’ di Kazantzakis in traduzione sua, Crocetti ha affermato che questo è stato un lavoro che ha durato 5 anni e che verrà prossimamente pubblicato. “So che i greci non amano molto Kazantzakis, specialmente la sua “Odissea”. Si dice che non è facile leggerla a causa degli 8000 lemmi “athisàvrites”, (cioè non trascritte su nessun lessico). Kazantzakis, tuttavia, fu un idolatra delle parole e trascorse anni girando per i villaggi e le isole dell’Egeo con un quaderno dove prendeva nota delle lingua della gente ordinaria: dei pastori, dei contadini, dei pescatori. Ebbe capito che queste parole rischierebbero di scomparire e voleva salvarle dall’oblio. Credo che pochi hanno capito che oltre a un poema sorprendente, l’ultimo grande poema del 20° secolo, l’ ‘’Odissea’’ è anche un’arca di Noè linguistica, dove il grande cretese ha inseritto migliaia di parole greche,’’ ha osservato Crocetti nella sua intervista a Kathimerini.
Secondo lui, la poesia è figlia della passione e dei suoi due angeli, l’amore e il dolore. Senza passione non c’è poesia. ‘’Avendo dedicato, con molta devozione, tutta una vita alla poesia, il sacrificio più grande è stato quello di negare molte altre cose. Al contrario, la più grande gioia è stata la possibilità di leggere i più importanti poeti del mondo, conoscere di persona molti di essi e diventare amici con alcune persone meravigliose’’, ha concluso Nicola Crocetti.
L’intervista al giornale ‘’Kathimerini’’ (testo in greco)
http://www.kathimerini.gr/1009020/gallery/proswpa/synentey3eis/nikola-krotseti-sthn-k-eimaste-oyna-fatsa-oyna-ratsa
Testo: M.O.
Cura editoriale: A.K.