Nato ad Atene nel 1907, Nikos Engonopoulos ha studiato presso la Scuola delle Belle Arti di Atene, avendo come professore il famoso Konstantinos Parthenis. Ma accanto a Fotis Kontoglou, Engonopoulos si è familiarizzato con la tradizione e l’essenza dell’arte bizantina e post-bizantina. Dopo una serie di viaggi in Europa e di studi in Francia, in Italia e in Germania, Engonopoulos ritorna in Grecia per lavorare nel settore dell’educazione. Engonopoulos era professore alla Scuola Politecnica di Atene. È considerato uno dei maggiori rappresentanti della generazione degli anni ’30, ed è stato anche uno dei principali esponenti del movimento surrealista in Grecia. Il suo lavoro comprende anche traduzioni, studi critici e saggi.
I suoi primi passi in poesia non furono accolti favorevolmente dai critici e gli intelettuali della sua epoca, che non potevano capire il suo messaggio di rottura contro i vecchi schemi culturali, ormai obsoleti. Engonopoulos iniziò cosi a lottare, in modo del tutto personale, contro l’atteggiamento bacchettone e miserabile dei suoi conterranei, rifugiandosi nell’arte e nella poesia a cui si diede con totale impegno e tenacia. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, prestò servizio militare sul fronte dell’Albania e venne fatto prigioniero dai tedeschi e detenuto in campo di lavoro nazista. Riuscì ad evadere e, al ritorno dal fronte, nel 1944, con i ricordi della guerra ancora vivi, scrisse e pubblicò un lungo poema popolare, Μπολιβάρ (Bolivar), ispirato al grande rivoluzionario sudamericano. Ed il successo finalmente incominciò ad arridergli.
Per Engonopoulos, un’opera d’arte nasce per confortare l’uomo, afflitto in alcuni momenti da un’insopportabile solitudine. Come diceva, ‘’un’autentica opera d’arte deve consistere, e consiste, in una reale presenza umana, vivente, veemente, indiscutibile, precisa, continuamente in attività e stimolante. Proposito dell’opera d’arte non è il nostro divertimento. Ci deve confortare.’’
Nelle sue opere, Engonopoulos ha combinato in modo non convenzionale gli elementi e l’iconoografia della tradizione greca, dalla mitologia all’antichità, dal Bisanzio e ai tempi moderni. Ciò che è evidente nei suoi dipinti è uno stato d’animo erotico, incarnato nelle figure nude che vediamo. Tipico della pittura di Engonopoulos è che le forme umane non hanno caratteristiche facciali, e le loro membra, ma anche la postura del corpo svolgono un ruolo molto essenziale come pure gli oggetti che gli stanno attorno. Tutto nella pittura di Engonopoulos ha un simbolismo, anche lo sfodo delle sue opere. Tutte le sue composizioni includono nuvole, un tratto di mare all’orizzonte, un tempio antico. La storia e la mitologia greca nonché la sua formazione solida erano un serbatoio inesauribile di ispirazione.
Engonopoulos muore nell’ottobre 1985. Con il suo doppio talento, pittorico e poetico, era un fine cesellatore che esegue le sue opere con estrema cura e dovizia di particolari. Poeta e pittore, riversò nella sua arte motivi particolarmente originali che attinse dalle sue esperienze personali e culturali. Nell’arco dell’intero percorso artistico, si mantenne sempre fedele alla “grecità”, ritenendola espressione del bene supremo dell’uomo, la libertà, da cui origina l’etica e, in definitiva, l’assoluta bellezza.