Il Museo Maria Callas di Atene è stato inaugurato nell’ottobre 2023, in occasione del centenario della nascita dell’artista. È il primo dedicato alla soprano greca divenuta una leggenda dell’opera, con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico la carriera e la personalità della soprano di fama internazionale, evidenziando al contempo gli elementi della sua tecnica che l’ha resa unica.
Il progetto del Museo è stato realizzato dall’associazione culturale “Technopolis” del Comune di Atene, secondo i moderni approcci museologici. I visitatori sono invitati a immergersi nel mondo della “Divina” e nella sua interpretazione unica di alcuni dei ruoli più emblematici della sua carriera. Attraverso oggetti, testi, video ed estratti audio, i visitatori del Museo possono seguire l’intero percorso di Maria Callas: i suoi esordi, gli anni in Grecia, la carriera internazionale e i suoi ruoli principali, la sua vita sociale, la sua personalità iconica, e l’eredità lasciata.
Il Museo Maria Callas è stato selezionato per il prestigiosio Premio del Museo Europeo dell’Anno (European Museum of the Year Award–EMYA) per l’edizione 2025. Tra i musei nominati in tutta Europa, il vincitore assoluto sarà annunciato a maggio 2025 presso il Sybir Memorial Museum di Białystok, in Polonia. Un anno dalla sua apertura ufficiale e in occasione della sua candidatura al premio, la nostra pubblicazione gemella in tedesco, Griechenland Aktuell, ha parlato con Maria Florou, Direttrice del Museo Maria Callas e Capo del Dipartimento museale della “Technopolis” del Comune di Atene.
Maria Florou ha studiato Storia e Archeologia all’Università Aristotele di Salonicco e Studi museali all’Università di Leicester in Inghilterra. Nel 2004 è stata impiegata presso la Technopolis del Comune di Atene nel settore Arti visive ed Eventi dell’associazione culturale. Nel 2011 è diventata Responsabile del Settore Musei Industriali e ha assunto il coordinamento del team di museologia e la gestione del progetto per la realizzazione dell’attuale Museo Industriale del Gas. È stata membro del Consiglio di amministrazione di OPANDA (Organizzazione per la cultura, lo sport e la gioventù del Comune di Atene), dal 2017 al 2019. Nel 2022 ha assunto la gestione del progetto del Museo Maria Callas e dal 2024 è anche Direttrice dei Musei presso la Technopolis.
Come è stata concepita inizialmente l’idea per la creazione del Museo Maria Callas?
La storia dietro la fondazione del Museo Maria Callas risale a diversi anni fa. Il Comune di Atene ha acquisito la collezione principale nel 2000 e l’ha ospitata nell’allora appena fondata Technopolis, uno spazio culturale unico situato in un monumento industriale. Poco dopo, nel 2011, sotto la direzione di Kostis Bitzanis, come parte della ristrutturazione e ridefinizione degli obiettivi strategici e dato che si riteneva che la collezione non fosse adeguatamente esposta in questo ambiente industriale, si è deciso che questo problema avrebbe dovuto essere ulteriormente preso in considerazione. L’obiettivo finale era di ospitarla in un museo moderno, idealmente nel centro di Atene e, cosa più importante, seguendo gli standard internazionali di un’istituzione museale integrata e moderna e non solo di una mostra. È stato quindi commissionato uno studio preliminare (eseguito da Andromache Gazi, Erato Koutsoudaki-Gerolympou e Alexandros Charkiolakis), che avrebbe incluso sia il design museologico che quello museografico. L’edificio al numero 44 della strada Mitropoleos è stato acquisito dal Comune di Atene nel 2010 e si è subito deciso che fosse adatto a ospitare questa collezione. Fin dall’inizio, si è pensato che sarebbe stato un museo moderno e sostenibile, con spazi per eventi, programmi educativi, l’installazione di un bistrò e un negozio di souvenir.
Quanto tempo ci è voluto per pianificare la mostra permanente, per trovare il personale adeguato e organizzare le attività del Museo?
La pianificazione, l’implementazione e l’attualizzazione vere e proprie hanno avuto luogo dalla fine del 2020 fino a ottobre 2023. Sono stati introdotti nuovi membri nel team di museologia, come Niovi Andrioti (attualmente Responsabile della collezione del museo), Despina Andriopoulou, che è stata attivamente coinvolta nella gestione del progetto e ha gestito il Museo nei suoi primi mesi di vita, e io stessa che sono stata la responsabile chiave dell’implementazione dell’intero progetto e ora gestisco il Museo.
La collezione principale, che nel 2000 era composta da circa 300 articoli (lettere, vestiti, accessori, dischi e spartiti musicali, ritagli di giornale e un album fotografico, ecc.), comprendeva circa 1.200 articoli entro il 2020. Nello stesso periodo, sono state prese decisioni definitive su come presentare la collezione, mentre lo studio di progettazione del Museo è stato aggiornato, così come i piani architettonici per gli spazi oltre le sale espositive, ovvero per i magazzini, il bistrò e il negozio di souvenir. Abbiamo poi lavorato intensamente (per circa un anno) a tutti i livelli per realizzare lo studio museologico, i necessari lavori edili e di adeguamento degli spazi espositivi e, naturalmente, tutto quanto era necessario affinché il Museo potesse funzionare correttamente una volta aperto, come la dotazione di personale e la pianificazione delle prime attività e la stesura del piano strategico.
Ci descriva per favore l’edificio e le mostre attuali che attraggono visitatori greci e stranieri; secondo Lei, come è stato il primo anno di attività del Museo?
Il Museo Maria Callas, ospitato in un imponente edificio neoclassico di tre piani nel centro della città, ha aperto le sue porte al pubblico il 26 ottobre 2023. La mostra permanente si estende al primo e al secondo piano, mentre il piano terra ospita il bistrò e il negozio di souvenir del Museo. Il terzo piano funge da sala polivalente, uno spazio per mostre temporanee e attività didattiche. La collezione del Museo comprende oggetti personali di Maria Callas, lettere, manifesti, programmi, costumi teatrali, abiti, gioielli, fotografie, materiale audiovisivo, spartiti musicali, dischi e opere d’arte ispirate a lei. Nel giro di un anno di attività, la collezione si è arricchita di oltre 40 nuovi articoli, raggiungendo un totale di 1.200 articoli.
Il Museo ora attrae nuove donazioni e collabora con istituzioni di fama internazionale come il Teatro alla Scala, la Royal Opera House Collection, la Metropolitan Opera, la Dallas Opera House, il V&A Museum, mentre in Grecia collabora con il Ministero della Cultura, il Conservatorio di Atene, il Conservatorio Nazionale, l’Athens Concert Hall e la Biblioteca Musicale della Grecia “Lilian Voudouri”, il Museo Benaki, l’Archivio ELIA-MIET, ecc., e presta oggetti delle sue collezioni ad altre istituzioni e fondazioni come l’Opera Nazionale, il Festival di Atene ed Epidauro e la Biblioteca Nazionale di Grecia. Inoltre, il Museo ha sviluppato programmi educativi per bambini, famiglie e scuole, mentre è attivo in vari ambiti di divulgazione culturale, come sinergie con istituzioni che lavorano nel campo del cinema, cooperazione con la rete radiofonica e televisiva di ERT, ospitando trasmissioni giornalistiche nei locali del Museo, ospitando artisti provenienti da tutto lo spettro delle arti, cooperazione permanente con istituzioni universitarie, come l’Università di Panteion, ecc., la co-creazione di eventi musicali con i Conservatori della città, dando una piattaforma e promuovendo giovani musicisti, ecc. Attraverso lezioni, workshop, proiezioni di film e attività di inclusione, il Museo si è affermato come uno spazio vibrante per la creazione culturale e artistica, combinando mostre uniche con iniziative contemporanee.
Di cosa vi preoccupate di più oggi, Lei e i Suoi collaboratori (ad esempio, manutenzione e arricchimento della collezione, digitalizzazione, ecc.) e quali sono le principali sfide che dovete affrontare?
Il Museo Maria Callas è chiamato ad affrontare sfide importanti per preservare e migliorare la sua collezione unica. Una delle questioni chiave riguarda la politica della collezione, poiché le nuove donazioni costanti che si presentano richiedono una ricerca e una valutazione sistematiche. Ogni nuovo oggetto deve arricchire la narrazione del Museo mantenendo al contempo il suo collegamento con il presente. La conservazione della collezione è una sfida continua, poiché è fondamentale per salvaguardare il patrimonio culturale di Maria Callas. Allo stesso tempo, la digitalizzazione è un obiettivo del Museo e ha iniziato a essere implementata in fasi, garantendo l’accesso al materiale per le generazioni future.
La missione educativa del Museo è altrettanto importante. L’opera, sebbene non così familiare al pubblico greco, può acquisire nuovo slancio attraverso programmi educativi rivolti alle generazioni più giovani. L’obiettivo è quello di evidenziare l’atemporalità dell’arte di Callas, collegando la sua storia a questioni e approcci contemporanei, in modo che rimanga rilevante per il pubblico di oggi. Come parte di questo, quest’anno abbiamo lanciato una serie di Masterclass, tenute da artisti rinomati del mondo dell’opera, nella speranza che diventino un punto fermo per il Museo. Allo stesso tempo, incoraggiamo l’espressione creativa di giovani artisti che si ispirano a Callas e la vedono come un simbolo eterno. Il nostro obiettivo è di ottenere un feedback continuo della vita del Museo, posizionandolo sulla mappa culturale del Paese, ma anche svolgendo quotidianamente i suoi molteplici ruoli di museo contemporaneo.
Come descriverebbe la Sua visione del ruolo del Museo Maria Callas nel panorama culturale contemporaneo della Grecia e dell’Europa?
Mentre ci muoviamo nell’era digitale post-covid, immaginiamo un museo aperto oltre i confini nazionali, che sarà un membro attivo della più ampia rete culturale e museale contemporanea, sia in Europa che nel resto del mondo. Il Museo Maria Callas, come museo biografico e allo stesso tempo museo per la musica e l’opera, può essere un centro di ricerca scientifica e un punto di incontro per diversi gruppi di pubblico, attraverso una varietà di attività, soddisfacendo i principi di inclusione e il ruolo educativo dei musei (e promuovendo la cultura contemporanea).
Il nostro sogno è che il Museo, ispirato dalla donna-soprano-simbolo molto speciale e unica che era Maria Callas, e dalla sua ricca eredità, dovrebbe essere considerato come una casa per le arti, che vive e si sviluppa nel suo tempo ed è un centro di attrazione per persone diverse e idee innovative.
Lei, come persona attiva nel campo della cultura, può descriverci la Grecia moderna in una frase?
La cultura della Grecia moderna riflette la sensibilità, le convinzioni e i desideri di una società che è sopravvissuta a una crisi economica ma rimane creativa, moderna, cerca di essere inclusiva e reattiva alle esigenze di tutti noi.
Fonte testo: Greek News Agenda
*Testo originale in tedesco tramite Griechenland Aktuell
Crediti fotografici: Studio Kominis and V. Patsialos, Technopolis City of Athens.
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