Una finestra sul mondo di Internet si apre per le persone con disabilità: “Disabled book”.
Il primo “Facebook” per persone con disabilità è greco. Uno sviluppatore greco, Petros Kaloupis, ha creato il primo strumento di social networking accessibile alle persone non vedenti, non udenti e con disabilità nel movimento.
Secondo lo sviluppatore, si tratta di un’applicazione di facile utilizzo che funziona come Facebook; basta accedere alla pagina per ottenere un account e creare un profilo. Poi l’utente può caricare foto e video, comunicare con chi vuole tramite messaggi e pubblicare e condividere i suoi racconti, opinioni ed emozioni. La piattaforma è in grado di riconoscere se l’utente ha un qualche tipo di disabilità e, di conseguenza, gli consente di ‘leggere’ se è cieco, oppure di eseguire qualsiasi azione se ha problemi di mobilità, offrendo all’utente -per esempio- la possibilità di spostare il “mouse” usando i suoi piedi o attivare la webcam del suo computer con il movimento della testa, spiega Petros Kaloupis.
In effetti, lo sviluppatore confessa di aver creato questa piattaforma innovativa per rispondere al bisogno di comunicazione che provano spesso le persone con disabilità, visto che ha anche lui problemi nel movimento.
Fino ad oggi, “Disabled book” conta più di 100.000 utenti, mentre oltre al greco, la piattaforma è già disponibile anche in altre lingue, come l’inglese e il francese. Adesso Petros Kaloupis sta lavorando alla traduzione dell’app in italiano ed in spagnolo.
Tuttavia la piattaforma non riguarda soltanto le persone con disabilità, ma tutti. L’iniziativa mira a dare a tutti gli utenti di Internet l’opportunità di entrare in contatto con il mondo della disabilità, favoreggiando l’interazione positiva, così come di far conoscere le nuove tecnologie legate alla disabilità e la salute. “Vorrei che tutto il mondo abbraccia ‘Disabled book’”, dice lo sviluppatore, esprimendo inoltre il desiderio che “i nostri membri possano raggiungere anche i 3 milioni”.
Il creatore della piattaforma ha già sviluppato e integrato il plugin richiesto per rendere accessibile il contenuto web sopratutto alle persone non vedenti, non udenti e con difficoltà motorie (specie arti superiori). Si tratta di un nuovo strumento che è adattabile a tutti i siti web e allo stesso tempo facilita la creazione di comunità raggruppando coloro che desiderano aiutare e, in generale, tutti coloro che vorrebbero sostenere la realizzazione di qualsiasi progetto relativo alle persone con disabilità e il loro libero accesso alle informazioni, l’autonomia e il mercato del lavoro. “Il nostro obiettivo è quello di creare cittadini consapevoli e attivi per poter costruire insieme comunità sane per i disabili”, conclude Petros Kaloupis.
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