La pittura di Christos Bokoros: una testimonianza pittorica a Museo Benaki

« Lati invisibili» è il titolo della mostra retrospettiva che presenta opere di Christos Bokoros da quando era studente alla Scuola Superiore d’Arte ad Atene fino al periodo recente. Si tratta di una testimonianza di pittura di un percorso d’autocoscienza da un apprendistato nella realtà fino alle tentazioni dell’invisibile (secondo il pittore) e al di là dei beni più essenziali di una prosperità frugale con l’obiettivo di trasformare il materiale mortale affinchè assuma un’essenza spirituale. Bokoros vuole attribuire un significato d’immortalità alla rappresentazione dell’effimero ritendendo che la «pittura è una cortina luminosa nel caos» e che «le cose visibili sono uno sguardo su quelle invisibili» (‘’una massima del filosofo Anassagora’’).

Nato ad Agrinio il 1956, Bokoros ha studiato Legge all’Università Democritia di Tracia e Pittura alla Scuola Superiore d’Arte di Atene. Ha rappresentato la Grecia ripetutamente e prese il grande premio del 24o concorso di pittura a Cagnes-sur-Mer nel 1992 e il premio di Saint Paul de Vence al contesto della 13e Biennale del Mediterraneo a Nizza. Ha partecipatto in molte mostre collettive e ha esposto le sue opere in 22 mostre personali. Ha preparato scenografie per il teatro e le sue opere possono essere trovate in collezioni pubbliche e private dentro e fuori dalla Grecia.

Bokoros ha creato un linguaggio pittorico speciale e le sue opere sono distinte per la precisione e la maestria nella rappresentazione che sprona lo spettatore alla riflessione. Alcuni oggetti /tematiche si ripetono, la fiamma, l’oliva e i listoni di legno, assumendo la funzione di simboli dell’invisibile e del santo. Spesso affronta questioni difficili (come la guerra civile) con un temperamento poetico. Nel cuore della sua arte si trova il dialogo fra il materiale e il segreto, lo sfugente. Dall’atmosfera del mistero emerge la metafisica come un’espressione della memoria individuale e collettiva!