Il direttore del Festival, Orestis Andreadakis sottolinea che la sezione competitiva del festival è stata introdotta vista la concorrenza con i grandi festival stranieri: “Vogliamo anche attirare film e anteprime straniere”.
Il Festival sara’ aperto dal film “The Rolling Stones Ole Ole Ole: Viaggiando in America Latina” di Paul Dugdale. Le diverse sezioni del Festival comprendono varieparti sui diritti umani, sulla memoria e la storia, sull’ ambiente, sulla
Moltissimi gli omaggi – tra questi ricordiamo per esempio quello per l’ opera del regista russo di origine ucraina Vitaly Mansky, che incontrera’ il pubblico di Salonicco in un evento speciale; la retrospettiva
Per quanto riguarda la sezione ‘Minoranze’, da notare che l’ ingresso per i film sara’ libero per il pubblico. Tra i temi interessantissimi dei suoi film spiccano la prima vigile del fuoco transgender di New York, i roma sopravvissuti dell’Olocausto, l’odissea di rifugiati curdi, la persecuzione del popolo Sami, una rifugiata Siriana lesbica.
Le nuovi sezioni del Festival riserveranno molte sorprese al pubblico.
A partire da “Cibo contro cibo”, nel corso della quale verranno proiettati documentari che riguardano il cibo. Contemporaneamente, diversi ristoranti della città creeranno un piatto ispirato dai vari film, mentre il pubblico avra’ la possibilita’ di votare per quello migliore. Il 4 Marzo, quest’iniziativa parallela si concludera’ con una festa sulle strade del centro cittadino.
Un’ altra sezione nuova, chiamata semplicemente “Cinema”, si concentrerà poi su personalità e correnti importanti dell’ arte del cinema, mentre un’ altra, chiamata “Musica”, porterà a Salonicco film d’eccezione, tra quali il film d’apertura del festival (su Rolling Stones) oppure altri sul gruppo Placebo e sul guitarist Jimmy Hendrix. Infine, la sezione “Film Forward” proietterà 16 brevi documentari sperimentali in collaborazione con il Festival Internazionale del Cortometraggio di Oberhausen.
Fra gli eventi paralleli, ricordiamo il “Home New Home”, un’inedita iniziativa che ha visto coinvolti Università, ONG e cittadini da 6 paesi accoglienti, uniti per un progetto di formazione per vari rifugiati che hanno imparato cosi a fare le riprese per un documentario. Tre i film sulla crisi dei rifugiati che saranno proiettati. Successivamente i film saranno proiettati durante l’ anno in altre locations molto diverse: Atene, Lesvos, Izmir, Tyr, Ramallah e Amman.
Dimitris Kerkinos, direttore d
Come ogni anno, durante il periodo delle proiezioni, il Festival ospita anche presentazioni di libri, masterclass, concerti e diversi altri eventi che finiranno poi con una grande festa di chiusura, il 12 Marzo.
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