Più di 2700 giovani scienzati ed inventori hanno “invaso” il Planetario di Salonicco (Centro di Scienza e Museo di Tecnologia-Noesis) dal  25 al 28 Aprile per la nona conferenzastudentesca di Informatica.

Sotto la guida di 400 docenti, studenti da varie scuole greche hanno presentato 240 lavori innovativi sulla programmazione, applicazioni, robotica ed automatismo. Si tratta di applications sulla gastronomia, vari giochi per cellulari, una app che traduce dall’arabo al greco e viceversa, ma anche un robot- postino per i paesini greci, o un altro che ricicla le bottiglie plastiche e offre cibo agli animali randagi. Altri studenti hanno costruito poi una simulazione di una formula  mentre altri hanno simulato la mossa di un picchio quando trova il suo cibo toccando il tronco di un albero. In tutto, sono stati presentati più di 200 lavori innovativi e stimolanti.

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Tra queste spiccano per esempio: una notevole applicazione multimediale con proposte gastronomiche provenienti da tutta la Grecia proposta da studenti della Scuola Speciale di Edessa eeeek; le applicazioni degli  studenti della Seconda Scuola Possibilità di Salonicco in collaborazione con gli studenti del Liceo 1 ° Sperimentale di Salonicco;  proposte del tipo la caccia al tesoro; l’ applicazione di EPAL e CE Alessandria;un traduttore dall’arabo per telefoni Android, a supporto rifugiati ecc.

“E ‘particolarmente promettente ciò che accade nella scuola greca. E ‘molto importante che gli studenti siano familiarizzati con la tecnologia di informazione e comunicazione “, ha detto Maria Kollia- Tsarouha,  ministro degli Interni (dipartimento di Macedonia e Tracia), accogliendo l’inizio dei lavori.

La conferenza di quest’anno è stata particolarmente importante perché per la prima volta,  partecipano anche piccoli profughi provenienti delle Stutture di Accoglienza ed Educazione di Profughi di Lagadikia e Agios Athanasios (Macedonia Centrale). 

I profughi-studenti hanno aperto la Conferenza con queste parole: “E ‘ da un anno  che non ho più sentito il rumore delle bombe. Ho imparato a vedere le cose in modo positivo, non negativo. ” “I nostri giorni qui sono lunghi e pieni di attività.” “Siamo femmine e per quello  abbiamo una ragione in più per essere felici di essere qui, siccome nel nostro paese le donne non vengono istruite.”

Alcuni piccoli profughi, in collaborazione con i loro coordinatori ed insegnanti, hanno preparato e presentato vari filmati sulla loro vita nel nostro Paese. Tra questi un video chiamato “Possiamo cambiare il mondo” , che racconta una storia toccante ed unica di un’amicizia. Il tutto era partito dall’iniziativa di alcuni studenti australiani che avevano  mandato lettere di solidarietà, alle quali alcuni studenti  siriani  avevano poi risposto in inglese. In questo modo era iniziata una nuova amicizia, dalla quale i protagonisti della storia hanno voluto dedicare anche un video,  per tenerla per sempre nella loro memoria ed il loro cuore. Infine, altri  profughi hanno presentato un video chiamato “24×7” che presenta la loro vita quotidiana nelle Stutture di Accoglienza ed Educazione. 

La Conferenza è stata organizzatadalla Direzione regionale per l’istruzione primaria e secondaria della Regione di Macedonia Centrale, la Fondazione ‘NOESIS’–Centro di Scienza e Museo di Tecnologia, l’Associazione ‘Amici di Noesis’ ed da consulenti informatici  e si è svolta sotto il patrocinio del Ministero greco dell’Educazione  e la Ricerca.

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 M.A.

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