In occasione della Giornata Internazionale dei Musei, il Museo di Tipografia di Chania, Creta ha organizzato Domenica scorsa un insolito incontro con un gruppo di soccorritori bagnini e volontari che hanno “condiviso con il pubblico le loro esperienze nello sforzo di salvare vite umane.Le varie presentazioni sono state seguite da un dibattito emozionante e appassionato con il pubblico.
La giornata internazionale di quest’ anno ha avuto come soggeto “I Musei e le storie controverse: Raccontare l’indicibile nei musei”.
Il Museo di Tipografia di Chania ha scelto di trattare il tema dei rifugiati, organizzando un evento dedicato a loro, al quale hanno partecipato bagnini e volontari- membri di squadre di soccorso per i rifugiati che hanno lavorato in varie isole greche, studenti delle scuole di Chania ma anche enti di solidarietà sociale, come la Farmacia sociale – Centro Medicale e l’ente per gli immigrati di Chania.
Il team cinematografico del 2 ° Liceo di Chania ha presentato inoltre il suo pluripremiato cortometraggio sui rifugiati “L’ escursione”.
Gli studenti dellla scuola del paese Vamos hanno raccontato in seguito la loro esperienza di volontariato nella preparazione dei pasti per l’ Ente per i migranti a Chania e nella raccolta dei farmaci per la Farmacia sociale – Centro Medicale di Chania.
Gli studenti hanno notato inoltre che la questione dei rifugiati e le interviste con membri dei Medici del Mondo sono diventati l’argomento degli incontri con altri studenti Erasmus a Creta.
Parlando del futuro dei profughi e dei vantaggi che portano alla società cretese,altri studenti del Liceo di Suda, hanno fatto anche l’esempio dei profughi arrivati dall’ Asia Minore nel 1922 ed integrati a Creta.
Nel corso dell’evento, il Presidente della Farmacia sociale – Centro Medicale di Chania il medico Manolis Fragakisha raccontato inoltre la sua esperienza come medico volontario in centri collettivi di rifugiati a Lesbo. Il medico ha ricordato le condizioni disumane affrontate dai rifugiati, criticando anche il ruolo di molti media ateniesi e sottolineando che la paura è aggravata dal razzismo e il fascismo. Allo stesso tempo, Fragakis ha parlato dell’ assenza di medici greci e di polizia nelle isole greche, elogiandotuttavia la solidarietà offerta dagli abitanti delle isole, che hanno accoltono i profughi fornendo cibo, vestiti e medicine.
Yannis Tsoukatos, membro dell’ente per gli immigrati di Chania ha raccontato in seguito le storie di due rifugiati assistiti dall’Ente per gli immigrant di Chania.
La bagnina Mania Bikof, membro del team premiato per le azioni “Lifeguard Hellas”, ha ricordato inoltre che la destinazione finale del 90% dei profughi che arrivano sulle coste non è la Grecia, ma altri paesi europei, ed ha descritto la loro disperazione quando si rendono conto che sono arrivati in Grecia. Bikof si è commossa ricordando le tantissime madriche si ritrovavano senza i loro bambini dopo la traversata in barca, visto che le donne e i bambini rappresentavano circa l’80% dei profughi. Il costodel ‘viaggio’ dei profughi ammonta a 1.500 euro per gli adulti e 1.000 per i bambini, per una distanza di circa 9,5 miglia.
Per quanto riguarda i profughi provenienti da regioni subsahariane, Mania Bikof ha notato che molti di loro erano schiavi dell’ ISIS o donne schiave di jihadisti, abusate o rimaste incinta , molte annegate in qualche naufragio. La bagnina ha affermato che la crisi profughi è stata per lei una grandissima lezione di vita.
M.A.
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