Negli ultimi anni, il Rebetiko, la musica greca popolare che esprime la società “underground” del passato, ha ottenuto il riconoscimento internazionale. Soprattutto il pubblico italiano ha abbracciato Rebetiko, con la contribuzione di molti artisti italiani come Vinicio Capossela, Moni Ovadia ma anche Evì Evàn una band italo ellenica con musicisti italiani e greci che vivono a Roma. Rebetiko ha ottenuto il riconoscimento internazionale e dialoga con culture diverse, perché è un’alternativa al labirinto dell’ industrializzazione mondiale della musica. Dimitris Kotsiouros membro di Evì Evàn, ritiene che Rebetiko ha di per sé un potere di comunicazione incredibile, è stato scritto per toccare l’anima, e anche se qualcuno non capisce la lingua, può sentire la passione di questa musica. Attraverso Rebetiko, Evì Evàn desiderano mostrare un aspetto sconosciuto della cultura greca moderna, una nuova dimensione che va oltre lo stretto stampo turistico e culturale di Zorba, dei Marmi del Partenone, del mare e del sole. Il loro ultimo album, “Rembetiki Diadromi” “Itinerario Rebetiko” è un viaggio che parte da Istanbul e Smirne, prosegue nel Pireo e finisce ad Atene di oggi. Tuttavia, nel caso di Evì Evàn una espressione è perfettamente valida: “i gruppi fanno la storia”, la storia rebetika.