“Face Forward …Into my home” è un progetto artistico interattivo focalizzato sulle storie di persone che sono state costrette a lasciare la loro patria e stanno ricostruendo la loro vita in Grecia. I visitatori potranno partecipare ai laboratori di narrazione esperienziali, durante i quali i rifugiati raccontano le loro storie personali. La mostra include anche alcune riprese fotografiche di ritratti e una mostra fotografica sui rifugiati e i richiedenti asilo, che ora vivono ad Atene, e beneficiano del programma ESTIA per il “Sostegno d’emergenza per l’alloggio e l’integrazione” implementato dalla Commissione e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), e con il finanziamento della Commissione europea.
“Face Forward …Into my home”presenta al pubblico i volti dietro ai numeri e alla crisi dei rifugiati, e racconta le loro storie: i membri della famiglia, la donna, l’uomo, l’adolescente. Conoscendo queste storie umane, ci si rende conto che anche se hanno perso quasi tutto quando sono stati costretti a fuggire dalle loro case, condividono ancora molti degli stessi desideri e sogni che tutti facciamo. Non hanno perso la loro identità, le loro competenze o la loro speranza. Loro solo desiderano riprendere una vita normale.Loro solo sperano di riprendere una vita normale.
Nella prima fase della mostra, le persone che beneficiano del programma ESTIA sono invitati a condividere sentimenti, ricordi, speranze e aspirazioni, ispirati dalle opere d’arte della collezione dell’EMST.Usando queste come punto di partenza e come stimolo per esplorare le questioni sociali contemporanee, tra cui la migrazione forzata, l’integrazione sociale, lo scambio culturale e l’interazione sociale, i partecipanti creano storie autobiografiche che rivelano momenti del passato, costruiscono narrazioni personali sul presente e fanno piani per il futuro.
Nella seconda fase, ritratti fotografici raffigurano i rifugiati e i richiedenti asilo nella loro vita quotidiana ad Atene. Accompagnati dalle storie, i ritratti fanno luce sul carattere unico di ogni persona. Le storie rivelano il “volto umano” della situazione dei rifugiati e ci ricordano le cose, le emozioni, i sentimenti che ci connettono con gli altri.
Nella terza fase, il Museo Nazionale d’Arte Contemporanea (EMST) presenta fino al 31 gennaio 2018 le storie personali e i ritratti fotografici.
Testo: M.O.
Cura editoriale: A.K.