Ioannis Dim. Tsolkas, storico della letteratura italiana e della cultura europea, è professore alla Facoltà di Lettere, all’ Università ”Capodistriaca” di Atene in Grecia. È autore di numerosi articoli e libri: ”Il Risorgimento Greco e la sua risonanza sulla letteratura Italiana del ’800”, ”Teaching Literature in the Globalization era”, ”Globalizazione, Guerra, Politica, Scienze umane”, ”Saggistica Italiana”, ”Racconto Italiano”, ”Il bisogno dell’ultima sigaretta nell’opera e nella vita di Italo Svevo”, ”Versi Vagabondi”, ”Storia della letteratura Italiana – Dal Rinascimento all’Illuminismo”, ”Un Hidalgo 400 años et 15 literarios Italianos”, ”La poetica di Machiavelli e «La mandragola»”, ”Il Molière Italiano”, ”Cesare Pavese e la sua poetica”, ”«Le autorità» nelle opere di P. P. Pasolini” ecc. Prof. Tsolkas è membro di molte società culturali ed istituti: Istituto per la storia del Risorgimento Italiano (Roma), Accademia Internazionale di Propaganda Culturale (Roma), Société Européenne de Culture (Venezia), Centro Europeo Universitario di Ricerca (Bologna – Ferrara – Pavia). Il suo ultimo libro ” Storia della letteratura italiana. Approccio filologico; storico e socio-politico” (Ιστορία της Ιταλικής Λογοτεχνίας. Φιλολογική, ιστορική και κοινωνικοπολιτική προσέγγιση. Εκδόσεις Πεδίο, 2015) presenta la storia della letteratura italiana dalle sue origini fino alla fine del 20 ° secolo. In questa intervista, accordata Punto Grecia*, Prof. Tsolkas ci parla dell’impatto della letteratura greca in Italia, della risposta del pubblico alla produzione letteraria italiana contemporanea, sopratutto del pubblico greco.
Scrittori greci come Solomos e Kalvos si sono espressi in italiano. Possiamo parlare anche del contrario?
Non esistono poeti o scrittori italiani che abbiano scritto in greco. Solo Ugo Niccolò Foscolo come bilingue, di origine greca, poiché la madre era greca, scrisse epistole alla madre in greco e richiedeva che la madre rispondesse e scrivesse nella stessa lingua. Questo fatto, tuttavia, è evidente solo nell’Epistolario. Nelle sue opere letterarie Foscolo non scrisse in greco, ma soltanto in italiano.
Quale periodo della letteratura italiana è più familiare al lettore greco?
Di solito i periodi che sono più popolari per i lettori, non solo quelli greci, sono i più marcatamente contemporanei, cioè, i più vicini al nostro tempo. Di conseguenza, scrittori italiani contemporanei, come Eco, Ammaniti, Tabucchi, Camilleri, Ferrante, De Luca, Carlotto sono, in generale, gli autori preferiti dai lettori greci. Una caratteristica importante e considerevole, tuttavia, è che alcuni scrittori del Novecento come Pavese, Pasolini, Moravia, Morante, Pirandello, sono altresì molto amati dal pubblico dei lettori del nostro paese.
Qual è la risposta del pubblico alla produzione letteraria italiana contemporanea?
L’interesse può classificarsi come relativo. Nell’epoca della globalizzazione le letterature più diffuse e più influenti, come quella inglese o americana, sono anche le più vendute. Dato che in Grecia a 100 edizioni in lingua inglese ne corrisponde una (1) in lingua italiana, si può facilmente capire perché l’interesse del pubblico alla produzione letteraria italiana contemporanea sia relativo.
La letteratura greca ha un impatto in Italia? C’è interesse per nuove traduzioni?
Anche su questo l’interesse è relativo. Ci sono traduzioni, ancora richieste, degli scrittori e poeti greci più famosi come quelle di Kavafis, Seferis, Elitis, Kazantzakis, Ritsos, Vassilikos. Sono pochissimi gli scrittori contemporanei greci che sono noti in Italia. Negli ultimi anni lo scrittore Petros Markaris -protagonista dei suoi libri è il commissario Kostas Charitos, è molto famoso in Italia. A luglio ho notato nelle librerie Feltrinelli che Markaris faceva parte nella lista dei dieci libri più venduti.
Attraverso la letteratura italiana, qual è l’immagine che il lettore forma per la Grecia? Abbiamo esempi di scrittori italiani che si concentrano sulla Grecia?
I Poeti sono quelli che si concentrano maggiormente sulla Grecia. Dall’epoca del poeta Gabriele D’Annunzio a quella del premio Nobel Salvatore Quasimodo fino ai giorni nostri con il poeta Nelo Risi, specialmente per quanto riguarda la sua raccolta Altro da dire(Milano, Mondadori, 2000), la Grecia è vista dai poeti italiani come il vero e autentico luogo d’origine della civiltà occidentale. La Grecia è presente anche nelle opere di altri scrittori.
* intervista accordata a Maria Oksouzoglou