Lo sapevi che puoi visitare un “museo” sotterraneo ad Atene ? Si tratta della metropolitana di Atene che ci invita a un viaggio attraverso i millenni e l’affascinante storia dell’arte greca. In effetti, la metropolitana di Atene è stata classificata tra le prime dieci metropolitane del mondo grazie alle esposizioni archeologiche e alle installazioni di arte contemporanea ospitate in alcune delle sue stazioni.
In una città come Atene, con una lunga storia, scavare nel terreno è letteralmente un tentativo di scoprire la storia. Quindi, quando la costruzione della metropolitana di Atene (linee 2 e 3) iniziò nel 1992, il principale ostacolo per ingegneri e operai edili non era scavare nella roccia ma piuttosto, dover setacciare la storia in una metropoli che ha più di 3000 anni. Così, questo importante progetto di trasporto pubblico è diventato anche l’occasione per il più grande programma di scavi mai svolto in Grecia, portando alla luce più di 50.000 reperti.
Allo stesso tempo, la metropolitana di Atene è acclamata per la sua modernità e per aver incorporato con successo l’arte nella vita quotidiana dei cittadini, aggiungendo così un enorme valore all’identità culturale ed estetica della capitale greca; infatti, la metà -circa 30- delle sue stazioni (principalmente sulle linee 2 e 3) ospita opere di rinomati artisti contemporanei, la maggior parte dei quali sono stati creati in situ, dando la sensazione di una vera sala d’arte.
Linea Rossa (Linea 2 della metropolitana di Atene)
Il nostro viaggio comincia dallla stazione di Larissa, la principale stazione ferroviaria di Atene, dove una rara opera interattiva attende i passeggeri al binario della metropolitana: panchine in rosso vivo che sono formate da file di uomini seduti che indossano identici cappelli a bombetta; l’installazione è un tributo ai personaggi caratteristici di Yannis Gaitis, vestiti con bombette e giacche a quadri o a righe. A un passo, la stazione Metaxourgeio ospita le opere del grande artista contemporaneo Alekos Fassianos la cui arte è piena di personaggi eroici e allegorie intellettuali ambientate nella vita di tutti i giorni.
Per quanto riguarda la stazione di Omonia, dobbiamo notare che la stazione della Linea 1 è uno dei migliori esempi di grandezza della fine del 19° secolo sul sistema delle metropolitane, con le sue pareti elegantemente piastrellate e la bella segnaletica. L’atrio di interscambio moderno (sulla linea 2) ospita due opere di arte che trasmettono il trambusto della loro ambientazione: si tratta dell’opera di Nikos Kessanlis “La Coda” che mostra shilhouette spettrali in attesa in una coda, e dei “Giocatori di calcio” di Pavlos Dionyssopoulos.
A prossimità alla Biblioteca Nazionale di Grecia, all’Università Nazionale e Kapodistriana di Atene e all’Accademia di Atene, si trova la stazione Panepistimio dove un corridoio di vetrine espone un assortimento di importanti reperti archeologici, dall’epoca classica a quella romana, mentre i pendolari possono anche ammirare il lavoro di Yiannis Moralis, uno dei più illustri artisti greci del 20° secolo e della ” Generazione degli anni ’30 ”.
La stazione di Acropoli prepara i visitatori a esplorare le antichità del quartiere più famoso di Atene, vale a dire l’area dell’Acropoli e l’epico monumento del Partenone. Le prime decorazioni a attirare l’attenzione sono i calchi delle sculture del Partenone che furono create da Fidia, uno dei più grandi scultori dell’antica Grecia.
La stazione della metropolitana Syngrou Fix, vicino al Museo Nazionale di Arte Contemporanea di Atene (EMST) è abbellita dal famoso pioniere dell’arte cinetica, “Takis” (Panagiotis Vassilakis) con due enormi installazioni chiamate ‘’Energia fotovoltaica’’ & “Segnali luminosi”, ispirate alle lampadine e le illuminazioni stradali di una delle viali più trafficate di Atene, Leoforos Syngrou.
Le stazioni vicine che mostrano anche reperti archeologici e / o opere d’arte contemporanee, includono Dafni, dove si possono vedere i resti di un antico insediamento agricolo e un’opera d’arte-omaggio alla tomba di Dexileos di Dimitris Mytaras, uno dei più famosi pittori greci del XX secolo – Ag. Ioannis con l’intervento artistico di Christina Sarantopoulou, dal titolo “La città unisce le dissomiglianze umane”, e Ag. Dimitrios dove l’artista Kostas Iraklis Georgiou ha creato un’opera d’arte “in memoria di Alexandros Panagoulis”.
Le stazioni vicine mostrano anche λορο reperti archeologici e / o opere d’arte contemporanee. Nella stazione Dafni si possono vedere i resti di un antico insediamento agricolo così come un’opera d’arte-omaggio alla tomba di Dexileos, creata da Dimitris Mytaras, uno dei più famosi pittori greci del 20 secolo. Inoltre, nella stazione Ag. Ioannis si trova l’intervento artistico di Christina Sarantopoulou, intitolato “La città unisce le dissomiglianze umane”, e nella stazione Ag. Dimitrios, l’artista Kostas Iraklis Georgiou ha creato un’opera d’arte “in memoria di Alexandros Panagoulis“.
Linea Blu (Linea 3 della metropolitana di Atene)
La più ampia mostra archeologica della metropolitana di Atene si trova presso la stazione di Aigaleo. Diciassette vetrine rivelano i risultati degli scavi, divisi in due sezioni: una è dedicata ai cimiteri e l’altra alle attività industriali che si sono svolte lungo il percorso, come la produzione di olio d’oliva, la ceramica, la metallurgia, la tessitura. La stazione presenta anche sculture e costruzioni di Opy Zouni.
La prossima fermata del nostro ‘’giro artistico’’ è la stazione di Eleonas, dove si possono ammirare i resti del ponte più antico mai trovato in Grecia e le opere d’arte create dal professore della Scuola di Belle Arti di Atene George Lazongas. A Keramikos, gli scavi hanno portato alla luce il cimitero più importante dell’antica città di Atene con 1200 tombe risalenti all’inizio del 7° secolo aC fino all’epoca romana. La sala principale della stazione ospita l’opera “Layerings – Energy Images XVI ”dell’artista contemporaneo Yannis Bouteas il cui tipico veicolo espressivo è l’uso della luce, naturale o artificiale, combinata con una varietà di altri materiali.
Il letto sotterraneo del fiume Eridanos, che un tempo attraversava il cuore di Atene, è uno dei ritrovamenti più significativi della stazione di Monastiraki. Aggiungendo una nota più moderna all’atrio della stazione, l’artista greca contemporanea Lida Papakonstantinou ha creato l’opera “Time in my Hands“, dando l’impressione di una gigantesca vetrata, che in realtà è composta da 324 pezzi di plexiglass.
La stazione Syntagma della metropolitana di Atene si trova in Piazza Syntagma, nel centro di Atene, e serve come trasferimento (tra la linea 3 e la linea 2). Antiche reliquie decorano la sala principale della stazione, comprese anfore vinarie, lucerne di argilla e tubature dell’acqua in terracotta; un’intera parete mostra un’enorme sezione archeologica, in cui è possibile vedere le mura della città, le strade e persino una tomba, completa, di uno scheletro del 4° secolo a.C. L’opera d’arte “Metro Clock”, del famoso scultore greco Thodoros Papadimitriou, abbellisce l’atrio principale della stazione, mentre i passeggeri che guardano verso il cielo saranno ricompensati con la sua gemma nascosta: la vista dello spettacolare Atrium di George Zongolopoulos.
La stazione Evangelismos presenta una combinazione di opere d’arte, antiche e nuove. Uno dei ritrovamenti archeologici più importanti sono stati i resti di un antico sistema di approvvigionamento idrico che può essere visionato dietro un vetro all’interno della stazione. Per quanto riguarda l’arte moderna, l’opera “Mott Street” realizzata dalla scultrice greca Chryssa (Vardea-Mavromichali) orna la stazione; in realtà è l’unica opera d’arte sulla metropolitana di Atene che non è site-specific, poiché le forme audaci e le curve astratte sono ispirate alle luci brillanti e alle insegne al neon della Chinatown di Manhattan. Un altro esempio notevole di ‘’Light art’’ può essere trovato alla stazione di Ambelokipi, la “Processione” creata da Stephen Antonakos. I passeggeri che passano dal livello della biglietteria della stazione Megaro Mousikis (adiacente alla sala concerti di Atene ) incontrerà l’opera d’arte “Bambouzina” di Panagiotis Fidakis, composta da uccelli appollaiati su un bastone.
La stazione di Ethniki Amyna ospita i 12 alberi metallici del Parco sotterraneo di Kostas Tsoklis i cui nell’atrio sembrano diventare una foresta profonda quando riflessa dagli specchi. La piattaforma ospita anche statue imponenti; ‘’Il combattente morto’’ di Dimitris Kalamaras, e ‘’La Colonna’’ di Clearhos Loukopoulos e ‘’Nouvelle Generation IX’’ di Kostas Coulentianos. Ultima fermata alla stazione di Doukissis Plakentias per conoscere il lavoro di Kostas Varotsos, noto per la sua abilità magistrale nella lavorazione della pietra, del ferro e della fragilità del vetro.
Testo in inglese via Greek News Agenda e in spagnolo via Panorama Griego.