Situato nel centro di Atene, il Museo bizantino e cristiano di Atene, uno dei più importanti musei pubblici in Grecia, fu fondato all’inizio del 20° secolo (1914) con lo scopo di raccogliere, studiare, preservare e presentare il Patrimonio culturale bizantino del territorio ellenico.
Storia del museo : Le origini (1884-1914)
La storia del museo inizia con le collezioni della Società archeologica cristana, fondata nel dicembre 1884, e le ricerche di una figura emblematica, Yiorgos Lambakis (1854-1914), segretario della regina Olga. Dopo i suoi studi in teologia ad Atene e in arceologia cristiana in Germania, Lambakis ha svolto un ruolo centrale nella fondazione della Società, così come nello sforzo di salvare e studiare i monumenti cristiani, dedicando gran parte della sua vita alla documentazione dei monumenti. Inoltre, ha anche raccolto oggetti legati alla storia del cristianesimo. Le sue fotografie costituiscono oggi preziose testimonianze di monumenti che non esistono più o che hanno subito alterazioni, nonché della storia di città o delle scene di vita quotidiana all’inizio del 20° secolo.
Nel 1913, Adamantios Adamantiou (1875-1937), curatore di antichità e professore universitario, critica la direzione cristiana della ricerca condotta da Lambakis e si dichiara favorevole alla fondazione di un museo puramente bizantino. Al contrario di Lambakis, Adamantiou afferma che il nuovo museo dovrebbe raccogliere e preservare i monumenti storici nazionali, non le reliquie del culto cristiano. Il museo fu finalmente fondato nel 1914, un anno dopo le proposte di Adamantiou.
Collezioni e edificio : una visita virtuale
La collezione permanente del museo presenta circa 30000 opere di arte, (dal 3° al 21° secolo d.C.) includendo icone, sculture, ceramiche, tessuti ecclesiastici, dipinti, gioielli ed elementi architettonici (murales e mosaici).
La mostra è divisa in due parti principali: la prima è dedicata a Bisanzio (5° -15° secolo d.C.) e contiene 1200 artefatti e la seconda dal titolo “Da Bisanzio all’era moderna” presenta 1500 opere d’arte dal 15° al 20° secolo. Attraverso presentazioni video, il passaggio tra le due ali evoca le reciproche influenze tra Occidente e Oriente durante i due periodi. Anche le collezioni post-bizantine sono presentate sotto questo sguardo di a reciproca influenza, a tutti i livelli e in tutte le aree geografiche.
Il museo ha avuto diverse sedi successive: dalla sua apertura al pubblico nel 1924 fino al 1930, è stato installato nei sotterranei dell’Accademia di Atene. Nel settembre 1930 fu trasferito a Villa Ilissia, un grande palazzo costruito nel 1848 dall’architetto greco Stamatios Kleanthis (1802-1862) per la duchessa di Plaisance, Sophie de Marbois-Lebrun (1785-1854). Dopo la morte della duchessa nel 1854, l’edificio divenne proprietà dello stato greco e servì a diversi scopi prima di essere messo a disposizione del Museo Bizantino per ospitare le sue collezioni permanenti.
Per saperne di più e fare un tour virtuale del museo visitate l’applicazione offerta sul sito internet del museo.
Testo in francese via Grèce Hebdo
Fonti: Γράτζιου, (2003). Από την Ιστορία του Βυζαντινού Μουσείου: Τα πρώτα χρόνια. Μνήμων, 11, 54-73. https://doi.org/10.12681/mnimon.126
foto in copertina: il complesso della Villa Illisia © Museo Bizantino e Cristiano di Atene
Da rileggere su Punto Grecia
Visite virtuali | La Fondazione e il Museo Paul & Alexandra Canellopoulos
Visite virtuali | Le ricchissime collezioni del Museo Benaki
Visite virtuali l Il Museo greco dell’informatica
Visite virtuali | Scoprire il Museo d’Arte Cicladica restando a casa
Visite virtuali l Visitare il Museo dell’Acropoli da casa