Samo, nell’Egeo settentrionale, fu la potenza marittima e commerciale del mondo greco nel 6° secolo a.C., mantenendo stretti legami commerciali con l’Asia Minore. La sua importanza si rispecchia nella ricchezza dei resti che vi rimangono. Innanzitutto i resti di Pythagoreion, antica città portuale fortificata con i suoi monumenti greci e romani e il suo spettacolare acquedotto a tunnel, ma anche l’Heraion, il tempio dedicato a Era Samia.
Pythagoreion, un sito di epoca classica, si trova su una penisola protetta da ripide montagne. Gli oggetti più antichi scoperti risalgono al 4° e 3° millennio, ma fu durante la colonizzazione da parte dei Minoici di Creta che vi si sviluppò un importante complesso di abitazioni. Gli scavi effettuati per un lungo periodo hanno rivelato gran parte del piano della città antica, così come il suo acquedotto, il sistema fognario, gli edifici pubblici, santuari e templi, l’ agorà, le terme romane, lo stadio e diverse case, ellenistiche o romane.
Heraion risale all’8ο secolo a.C. Secondo Erodoto questo tempio era il più grande della Grecia. Fu il primo tempio greco circondato da un peristilio; altrettanto innovativo fu il tempio che gli successe nel 7ο secolo, poiché fu il primo ad avere una doppia fila di colonne sulla facciata. Entrambi furono però superati dal tempio iniziato intorno al 570 da Rhoikos e Theodoros che costruirono un edificio colossale, 45 x 80 m, il primo ad essere stato costruito in stile ionico. Il complesso dell’Heraion conteneva altari, templi minori, stoa e basi di statue, tutti compresi all’interno del santuario, oltre ai resti di una basilica cristiana del 5ο secolo. Una singola colonna è ora conservata fino alla metà della sua altezza originale.
Fonte: Unesco, Ministero della Cultura, Isola di Samos, Visit Greece, Discover Greece, GrèceHebdo
Da rileggere su PuntoGrecia
Samos apre al pubblico l’acquedotto di Eupalino, una vera meraviglia del mondo antico
Samo, un’isola con una storia affascinante