In un’ intervista al giornale greco Ta Nea , (11/12/2015), l’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione, Federica Mogherini, ha detto che i paesi di Europa devono piegare le loro divergenze e mostrarsi all’altezza della situazione. In quello che riguarda la cooperazione con la Turchia, Mogherini ha segnalato l’ inizio del discorso al 14 dicembre nel contesto del Consiglio dei ministri degli affari esteri: “Lunedi (14/12/2015) comminciamo le discussioni con la Turchia, affinché costruiamo una cooperazione che riguarda non solo la gestione del flusso dei profughi ma anche affrontare il terrorismo”.
Secondo Mogherini “si tratta di un contesto di dialogo complicato” che riguarda anche la protezione la più efficiente dei confini di Turchia con la Siria, e altri soggetti come l’ energia. L’ UE ha cominciato il dialogo con tutti gli altri paesi che si trovano al vicinato, sopratutto al Mediterraneo e il Medio Oriente. “Quando parlo di protezione delle frontiere esterne dell’ UE, mi riferisco al trattamento del terrorismo. Non parlo dei migranti” ha specificato la Mogherini. “Al caso dei migranti, propongo l’ accesso umanitario con scopo la protezione e la gestione dei flussi migratori”. La Commissione annuncierà la creazione di una forza protettiva delle frontiere terrestri e marini comuni per l’ Europa, dove la Frontex avrà un ruolo rinforzato. Frontex è pronta a spedire un dirigente speciale come collegamento fra la Grecia e la Turchia in Ankara all’ inizio del nuovo anno.
Al soggetto del terrorismo, Mogherini pensa che “il traffico dei combattenti stranieri esige sorveglianza comune anche all’ interno dell’ Europa” e ha ripetuto la necessità per un coordinamento allo scambio dell’ informazione fra i servizi segreti dei paesi-membri. Mogherini ha sottolineato la necessità di creare un servizio europeo di informazioni, parlando di “nuovi strumenti europei che permetterano alle istituzioni dell’ Europa per rispondere meglio a domande di sicurezza. La domanda per lo scambio di informazioni e la protezione delle frontiere è chiara. Si tratta di una responsabilità degli stati-membri fino a oggi. Prima dell’ immensa onda dei flussi migratori, pochi paesi-membri riconoscevano che si trattava di un problema comune che aveva bisogno di una risposta europea comune e connessa. Oggi c’è una domanda europea comune e la necessità di una risposta comune, però non c’è la coesione di scelte politiche”. L’ apertura deve essere coperta e l’ Europa deve procedere in una strategia di sicurezza comune”.
“Non abbiamo bisogno di nuovi cancelli in Europa. L’ integrazione avanzata non va’ contro la sovranità nazionale”. La nuova strategia di UE per la sicurezza e gli affari esteri di Federica Mogherini sarà presentata ai capi europei a giugno.
1. La intervista era presa al margine della conferenza per la strategia dell’ UE per la sicurezza e gli affari esteri
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