Dal 30 novembre all’11 dicembre Parigi ospita la 21a sessione della conferenza delle parti della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21) e l’11a sessione della riunione delle parti al protocollo di Kyoto (CMP11).
Il vertice di Parigi mira alla conclusione di un accordo internazionale sui cambiamenti climatici. Quel nuovo accordo dovrebbe essere applicabile a tutti i paesi allo scopo di mantenere il riscaldamento climatico al di sotto dei 2oC e di favorire la transizione verso società e economie a basse emissioni di carbonio e resilienti ai cambiamenti climatici. L’accordo dovrebbe anche includere sforzi di attenuazione nell’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra tutto come misure di adattamento per affrontare i cambiamenti climatici sia attuali che futuri.
Oltre 150 leader mondiali sono riuniti a Parigi per l’apertura della Conferenza mondiale sul clima. Nel suo discorso il primo ministro greco ha dichiarato: “Siamo uniti e determinati a condurre l’umanità in una nuova era di pace, democrazia, solidarietà e consapevolezza ambientale. La COP21 dovrebbe essere una svolta storica. Dobbiamo accelerare la trasformazione a livello globale per giungere ad una società resistente ai cambiamenti climatici. Siamo qui per prendere decisioni che ci impegneranno tutti. Sappiamo cosa fare, siamo qui per decidere come farlo”.
Alexis Tsipras ha sottolineato, tra l’altro, che “La globalizzazione capitalista neoliberale, oltre al fatto di distruggere il tessuto della società, ci ruba anche il futuro dei nostri figli finché sta erodendo la base ambientale ed ecologica della riproduzione sociale. In questo senso, il processo di transizione ecologica delle nostre società è direttamente legato al cambiamento sociale, nella prospettiva di una comunità globale senza disuguaglianze”. Secondo Tsipras “l’accordo di Parigi dovrebbe fornire un regime giuridicamente vincolante basato sulla trasparenza, la responsabilità e le procedure di conformità applicabili a tutte le parti”.
Parlando ai partecipanti al evento, il primo ministro greco ha spiegato che “in Grecia, nonostante la crisi economica e sociale, la questione ambientale è all’ordine del giorno del governo”, aggiungendo che “circa il 20% dei fondi strutturali erogati dall’UE è utilizzato per affrontare il cambiamento climatico”.
“Siamo una nazione marittima. Ci affidiamo al commercio marittimo che è già la forza motrice della crescita verde mentre costituisce certamente il modo più efficace, in termini di emissioni di anidride carbonica, per il trasporto commerciale”, ha affermato Tsipras, proponendo che “l’Organizzazione marittima internazionale sia l’autorità responsabile della questione delle emissioni di gas a effetto serra prodotte dal trasporto marittimo”.
“Prevenire lo spostamento delle popolazioni a causa di cambiamenti ambientali” è una priorità assoluta per la Grecia “che sta attualmente vivendo una crisi di rifugiati e disperazione umana senza precedenti”, ha concluso il suo intervento il primo ministro greco.
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