Situato nel promontorio più orientale dei tre che compongono la penisola Calcidica, nel nord della Grecia, il Monte Athos è un luogo dove spiritualità, paesaggi naturali incontaminati e tesori culturali di straordinaria bellezza si uniscono sotto un unico “tetto”. Presso gli antichi greci, questa montagna – che si tuffa nel Mar Egeo settentrionale – era sacra a Zeus. La mitologia greca vuole che il posto debba il suo nome ad un episodio della Gigantomachia – lo scontro che oppose i Giganti agli Dei dell’Olimpo – durante il quale un Gigante, originario della Tracia, di nome Athos lanciò contro Poseidone un’enorme roccia che cadendo in mare divenne la penisola atonita. Da un’altra versione del mito si impara invece che sia stato il dio del Mare a lanciare l’enorme roccia schiacciando il nemico Gigante, che, seppellito sotto di essa, le diede il suo nome.
Questo luogo sacro conserva ancora una certa aura di mistero agli occhi di molti greci e stranieri. Centro spirituale ortodosso dal 1054 e luogo artistico rinomato, il Monte Athos gode di uno statuto di autonomia fin dall’epoca bizantina. Comunemente chiamato il “Monte Santo” (Ayion Oros in greco) o “L’Orto della Madonna”, in quanto è consacrato ad una sola donna, ovvero la Vergine Maria, onorata e venerata dai monaci come protettrice e Badessa di tutta la comunità atonita; di qui, secondo la tradizione monastica e il Protocollo del Monte Athos, anche il divieto di ingresso e di soggiorno alle donne, chiamato in greco “Avaton”.
Dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1988, il Monte Athos è composto da 20 monasteri – 17 greci, uno russo, uno serbo e uno bulgaro – che assieme alle loro dipendenze (12 skete e circa 700 casupole, celle o eremi) ospitano circa 2.000 monaci. E se l’architettura e gli edifici stessi sono probabilmente più atti a impressionare le migliaia di visitatori che vi affluiscono ogni anno da tutta Europa e non solo, per ammirarli, Monte Athos racchiude in sé anche una straordinaria collezione di ben conservati e preziosi manufatti, libri rari, documenti antichi e opere d’arte di immenso valore storico.
A partire da dicembre 2020, l’immenso patrimonio culturale del Monte Athos è ormai accessibile a tutti grazie alla piattaforma “Athos Digital Heritage“, il più grande progetto di cultura digitale in Grecia, che è stato portato a termine nell’arco di quattro anni. L’obiettivo del progetto era quello di salvaguardare e valorizzare la ricchezza di beni culturali dello Stato atonita attraverso la digitalizzazione e la documentazione dei suoi archivi storici e opere d’arte, e di comunicarla e divulgarla al mondo intero rendendola disponibile online.
Con l’aiuto e la collaborazione di oltre 200 illustri scienziati ed esperti (bizantinisti, teologi, storici, scrittori, architetti e gli stessi monaci), il progetto ha prodotto oltre 2 milioni di documenti digitali tra cui libri, manoscritti, documenti, incunaboli, riviste e manufatti (mosaici, icone portatili, sculture, tessuti, vesti e oggetti religiosi, monete e disegni architettonici), oltre che 500 ore di contenuti audiovisivi, immagini 3D di monumenti, pellegrinaggi digitali e visite virtuali ai monasteri, nonché applicazioni educative che permettono sia agli scienziati che al pubblico di esplorare questa terra santa e di scoprirne la rara ricchezza culturale.
Inserito nel Programma Operativo “Competitività, Imprenditorialità e Innovazione” (EPAnEK), il progetto non solo costituisce un’”arca della conoscenza” che porta e custodisce in sé il patrimonio culturale dei monasteri del Monte Athos in forma digitale, ma anche “una tappa fondamentale per la Grecia, perché le tecnologie e le metodologie adoperate nella sua realizzazione potranno essere adottate come buone pratiche da tutti i progetti analoghi, che coinvolgeranno la conservazione e la digitalizzazione di beni culturali”, come ha sostenuto Konstantinos Patseas, Responsabile della Progettazione e Coordinatore del progetto. Ultimo ma non meno importante, nel dare al più ampio pubblico l’accesso digitale ai meravigliosi tesori culturali del Monte Athos, il progetto segna anche un passo importante per la comunità monastica di Athos nell’aumentare il suo contatto con la società contemporanea.
Testo originale: Athos Digital Heritage: Discovering the Cultural Treasures of Mt Athos in the Digital Age su Greek News Agenda
s.d.
Da rileggere su PuntoGrecia:
TAGS: Architettura | Arte | Innovazione | Storia | Tecnologia