Inizia oggi a Rodi la prima “Conferenza per la Sicurezza e la Stabilità”. La conferenza che viene organizzata su iniziativa ellenica si terrà all’isola di Rodi, l’8 e il 9 settembre 2016.
La “Conferenza per la Sicurezza e la Stabilità” riunisce i ministri degli Affari esteri ed alti funzionari provenienti da Grecia, Albania, Bulgaria, Croazia, Cipro, Italia, Slovacchia, Egitto, Giordania, Libano, Libia, Tunisia, Emirati Arabi Uniti all’ isola che è stata un crocevia di popoli, di culture, di religioni, d’idee e di scambi commerciali fin dai tempi antichi.
Questa iniziativa, lanciata dal Ministro degli Affari esteri della Grecia Nikos Kotzias, apre la strada alla creazione di uno spazio di dialogo, volto ad approfondire la cooperazione tra i principali attori in una regione che deve affrontare le minacce e le sfide alla sicurezza e contrastare le forze destabilizzanti.
La conferenza metterà in evidenza la necessità di intraprendere un’azione collettiva al fine di garantire sicurezza e stabilità in tutta la regione, visto che nessun paese è in grado di far fronte, da solo, ai problemi complessi di oggi. È da notare che si tratta della prima conferenza convocata sul tema. La Grecia, pronta a superare la crisi finanziaria, cercherà di rafforzare il suo ruolo di “costruttore di ponti” e la sua posizione nella regione come “asse di stabilità”.
A tal proposito, le due sessioni plenarie (dell’8 e del 9 settembre) saranno dedicate alla definizione delle sfide attuali a cui far fronte, con l’obiettivo di pervenire a sinergie e iniziative -politiche, economiche e culturali- comuni per affrontare:
- Le sfide poste dalla crisi migratoria, tra cui i bisogni umanitari che sono in costante crescita, l’inadeguatezza dei sistemi di asilo e anche le minacce alla coesione sociale
- Le sfide alla sicurezza nel campo ambientale e climatico, attraverso programmi in materia di istruzione, di rafforzamento delle capacità e di trasferimento di conoscenze per quanto riguarda le strategie di prevenzione dei rifiuti marini e lo sviluppo di sistemi di gestione delle acque e dei rifiuti in modo rispettoso dell’ambiente
- Le sfide della sicurezza marittima, quali la pirateria, la tratta di esseri umani, il terrorismo, il traffico di armi, la pesca eccessiva, l’inquinamento, le catastrofi naturali ed i disastri causati dall’attività umana, e
- Le minacce alla diversità culturale e religiosa, comprese le cause profonde della radicalizzazione e dell’estremismo violento.
Nel suo discorso di apertura il Ministro degli Affari esteri greco:
- Ha segnalato l’importanza dell’incontro, mettendo in evidenza i punti di contatto tra i paesi partecipanti,
- Ha posto l’accento sui problemi spinosi della regione cruciale del Mediterraneo orientale, che sono in costante crescita,
- Ha messo in risalto la necessità di intraprendere un’azione collettiva e coordinata,
- Ha definito il termine “sicurezza nel Mediterraneo” e gli aspetti che esso comprende,
- Ha sottolineato la necessità di creare le condizioni adeguate per favorire l’interazione costruttiva e l’interdipendenza reciprocamente vantaggiosa tra i paesi della regione,
- Ha evidenziato la necessità di incoraggiare la creazione e lo sviluppo di reti di comunicazione, trasporti, commercio, energia e scambi educativi,
- Ha fatto riferimento all’importanza del rispetto dei valori del “multiculturalismo” e della “multireligiosità”,
- Ha analizzato l’idea di istituzionalizzare un forum per il dialogo tra i paesi dell’Europa orientale e del Medio Oriente.
In occasione della Conferenza, una Sala Stampa è allestita per i rappresentanti dei media accreditati. Dichiarazioni alla stampa sono previste per l’8 settembre alle 11:45 (dichiarazioni d’arrivo) e il 9 settembre alle 11:00 (conferenza stampa del ministro greco Nikos Kotzias).
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