Il Museo Αrcheologico di Heraklion e l’Eforato delle Αntichità di Heraklion hanno organizzato l’esposizione archeologica periodica “EKATOMPOLIS. Il mondo della Creta arcaica”. Il pubblico potrà visitare questa mostra originale sulla storia e l’identità politica di Creta e, più in generale, dell’antica Grecia e dell’Europa, fino al 31 agosto 2025.
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Il titolo dell’esposizione, “EKATOMPOLIS”, deriva da una citazione di Omero nell’Iliade nella quale Creta è menzionata come “l’isola delle cento città”, il che riflette la diversità e la dinamica delle città arcaiche che hanno plasmato il corso dell’isola in epoche storiche.
Più specificamente, “EKATOMPOLIS” tenta di far luce sull’affascinante storia della fondazione e dello sviluppo delle città arcaiche di Creta (VII-V secolo a.C.), che emersero come centri di cultura e potere circa 500 anni dopo la fine del glorioso mondo minoico. Si tratta di un importante fenomeno storico, sociale e politico, poiché sembra che le strutture e le istituzioni statali che contribuirono alla formazione dell’identità politica del mondo greco antico si svilupparono precocemente a Creta.
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Attraverso un’impressionante selezione di circa trecento reperti archeologici, l’esposizione mette in luce le città antiche, il loro sviluppo economico e politico, le creazioni e la vita delle persone che le abitavano. L’obiettivo è quello di mettere in evidenza un aspetto del patrimonio culturale di Creta che, seppur importante, resta in gran parte sconosciuto al grande pubblico.
Allo stesso tempo vengono esposti reperti archeologici che documentano il contributo delle città cretesi alla formazione del mondo greco durante il periodo arcaico.
Molte delle opere esposte vengono presentate al pubblico per la prima volta, mentre alcune sono arrivate a Heraklion da altri musei del territorio greco, principalmente di Creta, ma anche da altre regioni, come le opere cretesi provenienti dai Musei di Samo e Delfi. Un posto speciale nell’esposizione è occupato dai reperti provenienti dalla necropoli del Falero, integrati nella logica museologica dell’esposizione attraverso la narrazione ateniese dell’Affare di Cilone, che collega il saggio indovino e legislatore Epimenide di Creta con le purificazioni della città, ma riflette anche il suo contributo alla prima legislazione scritta di Atene. Creta viene così presentata come un importante anello di congiunzione tra l’antica legge non scritta e il nuovo codice di leggi scritto della città.
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L’inaugurazione dell’esposizione, organizzata con il sostegno del Ministero della Cultura greco e della Regione di Creta, si è tenuta il 12 dicembre 2024 in presenza del Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis.
Il Primo Ministro Mitsotakis ha evidenziato l’importanza della conservazione e della promozione culturale, sottolineando l’impegno del governo in queste iniziative. Nel suo discorso, Mitsotakis ha rimarcato l’originalità dell’esposizione, che pone Creta e il suo ruolo oltre l’era della civiltà minoica sotto una nuova luce.
La Ministra della Cultura Lina Mendoni, parlando dell’esposizione, ha affermato che i reperti in mostra danno vita alle persone che hanno inventato le storie delle città di Creta.
Fonti testo e foto: Museo Αrcheologico di Heraklion, Agenzia nazionale di stampa greca ΑΝΑ-ΜPA.
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