Il 25 marzo 1957, vengono firmati i Trattati di Roma, considerati come l’atto di nascita della grande famiglia europea. Il primo istituisce una Comunità economica europea (CEE), il secondo invece una Comunità europea dell’energia atomica, meglio conosciuta come Euratom. Il Trattato CEE riunisce Francia, Germania, Italia e paesi del Benelux in una Comunità con l’obiettivo, come ricorda l’art. 2, di creare un mercato comune e favorire la trasformazione delle condizioni economiche degli scambi e della produzione nella Comunità. Ma ha anche un obiettivo più politico ed è quello di contribuire alla costruzione funzionale dell’Europa politica e un passo verso un’unificazione più ampia dell’Europa. I primi articoli (dei 240 complessivi) del Trattato individuano chiaramente che la missione principale della Comunità è la creazione di un mercato comune.

                            

Ma il Trattato abolisce anche i dazi doganali tra gli Stati, istituendo una tariffa doganale esterna comune, una sorta di frontiera esterna nei confronti dei prodotti degli Stati terzi. E prevede la elaborazione di politiche comuni come la politica agricola (la famosa PAC), la politica commerciale e la politica dei trasporti. Viene creato anche il Fondo sociale europeo, una Commissione (poi Commissione europea), un Consiglio dei Ministri (poi Consiglio europeo) e un’Assemblea parlamentare (poi Parlamento europeo). Il trattato prevede anche l’istituzione di una Corte di giustizia.

                             

Il 25 marzo 2017 ricorrono i 60 anni della firma dei Trattati di Roma, considerati come uno dei momenti storici più significativi del processo di integrazione europea. Il Dipartimento per le Politiche Europee promuove, in coordinamento con le istituzioni italiane ed europee, un ciclo di iniziative ed eventi per stimolare il dibattito e la riflessione sul futuro del progetto europeo, soprattutto tra le giovani generazioni. “Questa ricorrenza – spiega il Sottosegretario alle Politiche e agli Affari europei, Sandro Gozi – deve rappresentare non solo un momento di celebrazione, ma soprattutto un’opportunità per rilanciare il processo politico europeo. Dobbiamo promuovere un nuovo impegno per una migliore Unione coinvolgendo tutti i Paesi che condividono l’esigenza di salvaguardare e rilanciare il progetto europeo. E’ un messaggio che dobbiamo rivolgere soprattutto ai giovani per ridare loro la speranza nell’avvenire”.

                              

 «Rilanciare il processo politico europeo» è probabilmente più pressante oggi che l’Unione affronta una crisi profonda, iniziata da quasi un decennio, a causa di mancanza di soluzioni a problemi di una dimensione transnazionale. In questo spirito, la Commissione Europea ha fatto qualche proposta riguardante il futuro dell’Europa nel suo libro bianco (https://ec.europa.eu/commission/white-paper-future-europe-reflections-and-scenarios-eu27-2025_it). Le scelte e le politiche che seguiranno i 27 stati membri (dopo il referendum britannico e la decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione europea), determineranno se potremo celebrare ancora per il nostro spazio comune di pace anche dopo altri 60 anni !

                              

La capitale italiana ospiterà eventi e iniziative da vari enti assieme ai capi di stato e di governo da altri paesi europei. Ci saranno eventi anche dapertutto in Europa.

Per essere informati su tutti gli eventi che avranno luogo in Italia : http://www.politicheeuropee.it/comunicazione/19822/calendario

Per essere informati su gli eventi che si terranno in Grecia : https://ec.europa.eu/greece/events/eu60_el

                               

 

TAGS: Media | Mondo | Personnaggi | UE