Secondo l’ultima relazione speciale pubblicata il 7 novembre nell’ambito della Conferenza delle Nazioni Unite per il commercio e lo sviluppo (Cnuced) gli armatori greci hanno mantenuto la loro posizione di primissimo piano nel settore dei trasporti maritimi internazionali. La flotta greca mantiene il suo vantaggio e rimane all’avanguardia, particolarmente al primo posto per quanto riguarda la capacità di trasporto (veicoli cargo), malgrado la diminuzione del PIL del 25%negli ultimi anni.
Il rapporto dei trasporti marittimi 2016 presenta un’analisi del cambiamento strutturale e ciclico che influenza il commercio marittimo nonché informazioni riguardanti le statistiche. Secondo il rapporto, le cinque economie che possiedono il maggior numero delle navi in relazione con il tonnellaggio sono la Grecia, il Giappone, la Cina, la Germania e il Singapore. Gli armatori greci hanno alla loro proprietà 4,136 navi (con più di 1,000 gt, misura della capacità di trasporto), una somma che rappresenta il 16.36% della flotta mondiale (nel 2015 le navi erano 4,017).
In questo contesto ha avuto luogo un evento per festeggiare il centennio dalla creazione dell’Unione degli armatori greci a Megaron Mousikis (Auditorium) di Atene. Il Primo Ministro, Alexis Tsipras, nel suo discorso all’evento in merito, ha asserito che lo stato greco continuerà a difendere gli interessi della marina greca e a migliorare le politiche che riguardano l’economia. Inoltre, il premier greco ha sottolineato che, nonostante il fatto che i greci rappresentano il 0,15% della popolazione mondiale, controllano addirittura il 25% della flotta commerciale mondiale. Si tratta di cifre che sono importanti sia per l’economia greca che per l’economia europea, per quanto riguarda la competitività.
La Grecia ha una lunga tradizione marittima, a causa del suo collocamento geografico nel Mediterraneo, di un gran numero di isole e del dinamismo degli armatori greci. Si tratta di un settore dove c’è una enorme concorrenza crescente che, in combinazione con la qualità degli studi maritimi in Grecia mantiene sempre un dinamismo che contribuisce all’aumento dei ricavi per l’economia e al mantenimento di posti di lavoro.
Il Primo Ministro ha fatto un appello agli investitori greci e stranieri di investire nel settore maritimo, approfittando dei quaτtro progetti d’infrastruttura che vengono costruiti : il gasdotto Trans-Adriatico, l’interconnessione Grecia-Bulgaria, la modernizzazione del terminal per i gas naturali liquefatti di Revithousa e il progetto del gas naturale independente di Alexandroupolis.
Anche il presidente dell’Unione degli armatori greci, Teodoro Veniamis, ha rilevato che la marina greca è «un capitale nazionale », indipendente dai partiti politici, con una dimensione economica, politica e strategica.
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