Gli spettatori tornano al Teatro Antico di Larissa dopo 22 secoli

“Il Teatro Antico di Larissa è finalmente consegnato ai cittadini, decenni dopo l’inizio dei lavori di restauro, pronti a unirsi alla vita della città”. Con queste parole la Ministra della Cultura Lina Mendoni ha consegnato ai cittadini di Larissa, il 2 settembre 2023, il monumento conservato e restaurato, accolto da un pubblico entusiasta, dopo più di 22 secoli. La sua sistematica manutenzione e restauro sono iniziati nel 2002, affinché il teatro ellenistico di Larissa potesse essere riportato alla sua fase romana, mentre negli ultimi quattro anni, a partire dal luglio 2019, i lavori si si sono decisamente accelerati. La cavea del teatro è stata, infatti, restaurata, mentre nei primi mesi del 2024 sarà completato il restauro del resto delle sue parti e saranno attivati gli accessi per le persone con disabilità.

Il teatro

Il grandioso primo Teatro Antico di Larissa, che poteva ospitare oltre 10.000 spettatori, fu costruito nella prima metà del III secolo a.C. sulle pendici meridionali della collina della “Fortezza” (Frurion), dove si trovava l’acropoli fortificata dell’antica città. Funzionò fino alla fine del III secolo o fino all’inizio del IV secolo. d.C. Un terremoto avvenuto tra la fine del II e l’inizio del III secolo d.C. distrusse il secondo piano del palcoscenico, parte della facciata dorica e parte del teatro superiore. Un secondo potente terremoto del VII secolo d.C. ne determinò la quasi totale distruzione.

Orientato verso sud, verso il cosiddetto mercato antico “libero” che, secondo testimonianze archeologiche attendibili, si trova nel centro dell’attuale città, cioè nella zona delle attuali piazze, la piazza Centrale e la piazza delle Poste.

Il monumento presenta la struttura tipica del teatro ellenistico con i tre elementi principali: cavea – orchestra – palcoscenico. Il teatro principale è diviso da dieci scale ascendenti in undici tribune, ciascuna con venticinque file di banchi di marmo, la prima delle quali apparteneva alla fila dei presidi.

La costruzione del Teatro Antico è direttamente collegata al culto del dio Dioniso e allo svolgimento di rappresentazioni teatrali. Era anche il centro della vita sociale degli antichi cittadini di Larissa. Ciò è dimostrato da una moltitudine di reperti, principalmente iscrizioni e sculture, scoperti con gli scavi. Nel I secolo il teatro fu trasformato dai romani in un’arena per lo svolgimento di eventi festivi esclusivamente ufficiali di duelli, combattimenti tra bestie, maghi e molto altro.

La scena è la parte meglio conservata del monumento. Si tratta essenzialmente di un maestoso edificio indipendente composto da quattro vani con tre ingressi tra loro, per una lunghezza totale di m 37,50 ed un’altezza di m. 3,00. I due ambienti centrali, comunicanti tra loro, fungevano da camerini per gli attori e posizione del drammaturgo, mentre i due vestiboli che hanno un ingresso sul lato sud funzionavano da magazzini.

Poiché l’antico teatro fu trasformato in un’arena, i cittadini di Larissa antica costruirono allo stesso tempo il modesto secondo Teatro Antico per la continuazione degli spettacoli teatrali e la realizzazione di altri eventi di gruppo. Lo attestano le antiche iscrizioni secondo le quali nell’epoca romana alla grande festa di tutta la regione di Larissa, chiamata “Elefthèria”, si svolgevano insieme alle corse di cavalli nell’ippodromo e gare di poesia, danza e musica.

Il teatro antico di Larissa-scena — Scena, vista laterale dall’alto @larissa-dimos.gr

L’antica Larissa

L’antica Larissa si estendeva, come quella di oggi, nella parte nord-orientale della pianura della Tessaglia, vicino alle rive del fiume Pinios. La storia antica della città si perde nelle incerte tradizioni della regione, mentre dalle minime testimonianze di fonti antiche e informazioni di scavo si conclude che dovette avere la stessa forma di sviluppo sociale ed economico delle altre città della Tessaglia. Comunque dalla fine del VII sec., Larissa ebbe la guida economica e sociale in Tessaglia, giocando un ruolo primario nella turbolenta storia della regione. Nel VI e V sec. era la capitale della Pelasgiotida, una delle quattro tetradi della Tessaglia, e sede dell’unione monetaria della Tessaglia.

Nel IV sec., le città della Tessaglia formarono uno stato federale politico-economico, chiamato “Comunità della Tessaglia” e con sede a Larissa. Sia la città stessa che l’intera Tessaglia durante il dominio romano ottennero numerosi privilegi a causa della politica filo-romana che ne seguì e fu addirittura dichiarata nel 10 a.C. da Ottaviano Augusto alla città Augusta (rispettata). Dopo Ottaviano Augusto, la città declinò gradualmente, fino a trasformarsi in un’insignificante città dell’impero romano, e il famoso pubblico della Tessaglia perse lentamente il suo potere e acquisì un ruolo decorativo.