La stessa città di Hydra è un’esponente rappresentativa della peculiare architettura locale, che combina elementi architettonici isolani e continentali. Le case imponenti e le ville ben conservate, costruite a forma anfiteatrale sotto la roccia insieme ai negozi turistici e alle gioiellerie, ai ristoranti e caffè, alle barche, ai taxi acquei e ai grandi yacht costituiscono l’immagine del porto di Hydra e confermano la sensazione della vita quotidiana singolare degli abitanti che a malapena ricorda il 21° secolo.
Hydra è un’isola del Golfo Argosaronico. Il comune omonimo, porto e unico insediamento dell’isola, contava al censimento del 2011, 1.966 abitanti che, a causa del terreno arido, si dedicano principalmente alla pesca e al turismo. L’sola, insieme a Spetses e Psará, svolse un ruolo decisivo nella Rivoluzione del 1821 mettendo a disposizione la propria flotta commerciale e militare, combattenti e denaro, al servizio della Lotta.
Gli edifici assomigliano a fortezze nell’aspetto esterno per via del loro volume. Sono in pietra con tegole e legno e solitamente a causa del terreno in pendenza, sono alti tre o quattro piani e costruiti con pietra grigia di Hydra o dell’isolotto di Dokós. La maggior parte delle case ha una scala esterna che conduce ad una terrazza e le loro stanze sono ampie, con soffitti alti, con archi, decorazioni interne in rilievo, affreschi, ghirlande, composizioni geometriche sui pavimenti in marmo, porte e soffitti in legno dipinto. Le loro porte e finestre sono generalmente grigie-terracotta, bianche o blu, mentre ci sono anche bordi bianchi. C’erano stanze separate per uomini e donne, una grande sala, una piccola stanza dove si trovava l’iconostasi anche un luogo speciale per fumare il narghilè mentre le stanze ausiliarie erano solitamente situate fuori dalla casa principale.
Palazzo di L. Kountouriotis
I palazzi di Hydra, testimoni innegabili della prosperità economica che l’isola visse alla fine del 18° secolo, si ergono imponenti fino ad oggi e colpiscono per il loro volume e la loro magnificenza, nonostante il loro aspetto modesto. Esternamente sono austeri e scarni, ma internamente sono paragonati ai palazzi rinascimentali genovesi in quanto dispongono di comfort rari, mobili lussuosi, tappeti, utensili per la casa e oggetti decorativi, souvenir portati dai porti dell’Occidente e dell’Oriente.
Il neoclassicismo distingue le residenze, che sono strettamente legate alla gloriosa storia di Hydra e furono costruite grazie al commercio e alle attivitá marittime. I ricchi armatori, avendo viaggiato molto, volevano “introdurre a Hydra le caratteristiche di un’architettura europea affinché potessese unirsi allo stile di vita della società delle megalopoli occidentali, come scrive Giorgos Prokopiou nel suo studio “L’architettura dei palazzi di Hydra.”
Esistono sono circa 30 palazzi del 18° secolo e 300 case di capitani sull’isola. Spiccano i palazzi di Pavlos e Lazaros Kountouriótis, Tombásis, Tsamadós, Kriesís, Búlgaris, Mpundúris. Alcuni sono stati trasformati in musei e scuole, altri sono stati acquistati da privati e alcuni sono conservati dai discendenti delle antiche famiglie.
La storica residenza di Lazaros Kountouriotis (personalitá importante di Hydra, uno dei greci più ricchi all’inizio della Rivoluzione del 1821) domina il lungomare, che oggi funge da annesso al Museo Storico Nazionale. È costruita a forma di Π, dipintα con ocra naturale e arredata con la ’’stanza buona’’ a nord-est. Sul lato ovest della città troviamo lo storico palazzo di Fraghiskos Vúlgaris (un nobile armatore originario di Hydra che partecipò alla Rivoluzione del 1821), uno dei più importanti palazzi dell’800, che oggi ospita l´hotel Villa Hydrea. Presenta elementi orientali, come i soffitti scolpiti nel legno in stile rococò ottomano. Spiccano anche la fontana di marmo della sala da ballo con il soppalco per i musicisti e i dipinti ad olio di temi nautici. Il palazzo è circondato da grandi finestre in legno che si affacciano sull’intero porto, nonché bellissime terrazze.
Palazzo di E. Tobazis
Sullo stesso lato della città si può vedere il Palazzo dei Tombásis di quattro piani in stile italiano, costruito da Manolis Tombásis (marinaio, armatore, mercante, politico della lotta del 1821) e sua moglie Ksanthí Sachíni e appartenente alla Scuola delle Belle Arti fin dal 1936. Oggi le sue stanze fungono da ostelli per giovani artisti. I tetti e le porte in legno all’interno sono nuovi e il soggiorno al piano superiore con il pavimento in pietra maltese è considerato la sua stanza più originale.
Palazzo di G. Kountouriotis
Dietro i palazzi di Vúlgaris e Tombásis, sulla collina tra i pini e una vista incredibile, si erge il palazzo costruito da Georgios Kountouriótis, uno dei più grandi armatori di Hydra e un politico attivo durante la Rivoluzione. Successivamente fu ereditato dal nipote Pavlos Kountouriotis, ammiraglio durante le guerre balcaniche e primo presidente della Repubblica ellenica. Oggi funziona come un Museo della storia moderna di Hydra. Nella medesima zona si trovano i palazzi di Vótsis e Oikonnómu anche antichi palazzi di altri personaggi storici che, convertendo le loro navi mercantili in navi da guerra, persero grandi fortune e identificarono il loro nome con l’indipendenza della Grecia.
Le abitazioni dell’isola, che fino ad allora erano caratterizzate da tetti imbiancati a calce, iniziarono rapidamente a seguire il modello dei tetti a quattro falde di queste grandi case e così la città di Hydra ottenne la sua famosa immagine uniforme.
Palazzo di L.Tsamados
Fonti testo e immagini
- Comune di Idra
- Comune di Idra
- Wikipedia.com
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P.K.