Il Festival di Documentari di Archeologia e di Cultura di Atene festeggia il suo 28° anniversario

Dalla nascita del documentario, con i film del pioniere Robert Flaherty nel 1922, il genere ha continuato a svilupparsi e a diversificarsi, esplorando un’ampia gamma di argomenti e affascinando registi e pubblico, offrendo prospettive uniche sul mondo che ci circonda.

In questo contesto, il Festival di Documentari di Archeologia e di Cultura di Atene, noto anche come AGON, offre una prospettiva unica, costituendo un evento importante nel campo della cultura e del cinema. Organizzato dal 1996 nella città di Atene, questo festival internazionale di documentari riunisce registi, ricercatori e appassionati di storia provenienti da tutto il mondo.

L’edizione di quest’anno

La dodicesima edizione del Festival, che si svolge dal 20 al 26 maggio 2024 alla Cinemateca della Grecia, offre un’occasione unica per celebrare il legame tra archeologia e cinema, mettendo in luce emozionanti scoperte e avvincenti storie del passato. AGON presenta una selezione di film documentari, cortometraggi e persino lungometraggi che esplorano vari aspetti dell’archeologia, della storia e della cultura. Questi film evidenziano scoperte recenti, spedizioni archeologiche ed etnografiche, nonché siti storici e storie affascinanti su antiche civiltà.

Dopo la presentazione di 1.250 candidature provenienti da 100 paesi e la selezione gestita dal comitato di qualificazione del festival, i 61 film finalmente selezionati saranno proiettati presso la Cineteca greca tra il 20 e il 25 maggio. La cerimonia di premiazione si svolgerà all’Olimpia, Teatro Comunale di Musica “María Callas”, il 26 maggio 2024, mentre il Festival si concluderà con un concerto del grande interprete Υorgos Dalaras. Il 12° Festival Internazionale AGON si svolge con il sostegno finanziario del Ministero della Cultura greco e sotto gli auspici della Presidente della Repubblica Ellenica, Katerina Sakellaropulu, e del Presidente della Repubblica di Cipro, Nikos Christodulidis.

Come si legge sul sito ufficiale del Festival, “il cosiddetto film archeologico non parla solo di ricerche, scavi, scoperte di archeologi e monumenti costruiti dall’uomo, ma anche delle condizioni e dell’ambiente di ogni epoca”. Non si tratta delle ceneri degli antenati, ma piuttosto di un’opera complessa con dettagli scientifici, sociali, politici e, soprattutto, antropologici che non riguardano l’uomo in un determinato luogo geografico e tempo, ma l’uomo ovunque.

Secondo Memi Spyratou, presidente e direttrice artistica di AGON, che ha avuto l’idea e l’iniziativa di creare il festival AGON nel 1996, “quando tutto sembra essere orientato verso un rafforzamento verso l’oblio, dobbiamo rimanere vigili perché il futuro ha bisogno di memoria e il nostro passato ha in serbo sorprese”.