Ricorrono quest’anno i 1900 anni dall’ascesa di Adriano al trono dell’impero romano (nel 117 d.C.) e il nuovo Museo dell’Acropoli di Atene coglie l’occasione per celebrare questo importante anniversario.
Per rendere omaggio al famoso imperatore, considerato filellenico e grande benefattore della città di Atene, il Museo propone ai suoi visitatori una squisita testa ritratto di Adriano, trovata alla capitale greca, presso il viale Syggrou, nel 1933. La testa colossale, fatta di marmo pentelico, è datata 130-140 d.C. L’esposizione-omaggio al grande imperatore romano include anche la proiezione di un interessante video (produzione del museo), che presenta il vasto programma edilizio che Adriano avviò ad Atene nel II secolo d.C., rinnovando e ampliando la pianificazione urbana della città. Grande ammiratore della civiltà greca, Adriano ha inoltre contribuito alla rinascita delle lettere greche nell’Impero Romano.
Si tratta di una semplice ma eloquente presentazione della personalità e dell’opera di Adriano, ospitata al piano terra del nuovo Museo dell’Acropoli di Atene, dal 15 gennaio al 31 marzo 2017 e visitabile tutti i giorni durante l’orario di apertura del museo e con ingresso gratuito.
Il programma edilizio di Adriano
–Arco di Adriano. Un arco monumentale a due piani è stato eretto sull’antica strada che collegava l’Acropoli di Atene all’Olympieion, segnando il confine tra l’antica città di Atene (vale a dire la città di Teseo) e la nuova città (quella di Adriano). La nuova città di Atene (Neapolis) si estende oltre il palazzo di Zappeion e i Giardini nazionali. Gli scavi archeologici condotti nella zona hanno portato alla luce ville di lusso, bagni e una palestra.
–Tempio di Zeus Olimpio. Nel 131/2 d.C., in una cerimonia brillante, Adriano inaugurò il tempio di Zeus nell’ antico santuario dedicato a Zeus Olimpio. Benché iniziata nel corso del VI secolo a.C., la costruzione di questo tempio fu completata soltanto grazie alla generosa donazione di Adriano. Il tempio di Zeus Olimpio era un edificio gigantesco – due volte le dimensioni del Partenone – di ordine corinzio, situato di fronte all’Acropoli di Atene. Il tempio ospitava, al suo interno, la statua crisoelefantina del dio.
-Edificato da Adriano, il Panteon (θεοῖς τοῖς πᾶσιν ἱερόν κοινόν) di Atene era un monumento di importanza particolare, raccogliendo iscrizioni e informazioni riguardanti tutti gli edifici sacri, le dediche e le donazioni alle città greche e barbare da parte dell’imperatore romano. L’edificio è stato identificato con le imponenti rovine di una chiesa a tre navate in via Adrianou Street, nel quartiere di Plaka.
–Biblioteca di Adriano. Nel cuore di Atene, tra il Partenone e l’Acropoli, Adriano costruì il famoso complesso conosciuto anche come la Biblioteca di Adriano. Si tratta forse della più sontuosa delle opere che Adriano fecce innalzare ad Atene. Oltre ai tre piani di deposito manoscritti, il complesso includeva altresì sale di lettura, aule didattiche, portici destinati a passeggiate filosofiche, così come giardini e anche un lago artificiale destinato alla ricreazione. Lo scopo dell’imperatore era quello di creare uno spazio dedicato agli studi universitari degno della città di Atene, che deteneva la reputazione di centro culturale dell’antica Grecia.
-L’acquedotto di Adriano. L’imperatore romano ha affrontato la questione dell’approvvigionamento idrico della nuova città di Atene costruendo un acquedotto. Quest’acquedotto che aveva una lunghezza pari a 18 km portava a Licabetto le acque delle fonti del Parnete. Fu costruito un serbatoio della capacità di 500 metri cubi, impreziosito da una facciata di quattro colonne ioniche. L’iscrizione commemorativa incisa sull’architrave si conserva ancora oggi nei Giardini nazionali.
–Eleusi (ossia Eleusina). Adriano ebbe un interesse particolare per i Misteri Eleusini, ai quali fu iniziato anche lui, nel corso del suo primo viaggio nel 124 d.C. Allo scopo di facilitare l’avanzamento della Sacra Processione e agevolare l’accesso al santuario, l’imperatore fece erigere un monumentale ponte di pietra sopra il fiume Kephisos eleusinio. Il ponte, basato su quattro archi, aveva una lunghezza di 50 metri e una larghezza pari a 5,30m. È uno dei pochi ponti romani sopravvissuti fino a oggi.
TAGS: Archeologia | Architettura | Arte | Mostre