Il Museo Vassilis & Eliza Goulandris di Atene presenta fino al 3 aprile 2022 una mostra – omaggio artistico al famoso pittore greco Sotiris Sorogkas. La mostra ospita, in cinque sezioni tematiche, 28 grandi opere che appartengono alla Collezione della Fondazione Vassilis & Eliza Goulandris e presentano in modo indicativo le fasi principali del percorso artistico del pittore. Lo spettatore, vagando per il panorama espositivo, riceve immediatamente l’emozione che emane da una opera meravigliosa, con profonde radici nella tradizione che il pittore costantemente invoca e incorpora nelle sue opere.
Con codici pittorici della propria particolarità e tratti della propria coerenza concettuale, Sotiris Sorogkas, senza essere intrappolato in dogmi artistici, ciò che propone nel suo passaggio estetico è di mantenere viva la perdita imminente e di dare tempo alla memoria per mantenere viva la mortalità finale delle cose.
In una semplice gamma cromatica in cui predominano il bianco e il nero, in combinazione con la sua impareggiabile maestria progettuale, virtù accompagnate di un suo discorso altrettanto semplice ma essenziale e carismatico, Sorogkas mette la regola in parallelo con l’emozione, la mente con l’emozione e con la conoscenza delle esigenze dei tempi.
Nato ad Atene nel 1936, Sotiris Sorogkas ha studiato presso la Scuola delle Belle arti dal 1955 al 1961, avendo come insegnante il pittore Yiannis Moralis. Con una borsa di studi dalla Fondazione Ford, ha viaggiato nel 1972 a New York, Chicago, Londra e Milano e per apprendere le tendenze nell’arte moderna.
Espone le sue opere dal 1962, ma la sua prima mostra personale viene organizzata dieci anni dopo, nel 1972, alla Hilton Gallery. Sorogkas ha anche partecipato a diverse mostre in Grecia e all’estero.
La sua opera pitturale è ricca di illustrazioni. Sorogkas ricrea paesaggi deserti e silenziosi che, su uno sfondo bianco, sono dominati da pietre, legni, rovine, indicando il passare del tempo, l’usura e l’abbandono.
Fonti d’informazione: Museo Goulandris, Griecheland Aktuell, GrèceHebdo, Pianoteca nazionale
Foto: goulandris.gr