Il Museo dell’antica “Agora” (foro romano) di Salonicco riapre al pubblico con un nuovo look. Il museo aveva chiuso le sue porte al pubblico nel 2015, a causa di problemi tecnici, che pero’  sono stati risolti consentendo la riapertura con una cerimonia all’insegna della musica, organizzata il primo marzo dall’ Eforato di Archeologia della Città di Salonicco. Durante l’ evento, i pianisti Marianne Libis Wandersleben e Dimitris Papacharalambous si sono esibiti  eseguendo pezzi di Gabriel Fauré, Charles-Camille Saint-Saëns, Pyotr Ilyich Tchaikovsky, Franz Schubert e Astor Piazzolla, in presenza di un folto pubblico, tra archeologi, dipendenti del museo ed amanti della storia.

Il rinnovo, coordinato dall’Eforato per le Antichità Preistoriche e Classiche, e’ stato finanziato dall’Unione europea e dal governo greco.

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Durante la cerimonia di riapertura, l’ archeologo Ioannis Kanonidis ha fatto una breve presentazione della storia del foro. Dopo l’ incendio storico di Salonicco del 1917, quando gran parte del centro città è stata distrutta, sono stati ridisegnati molti edifici, seguendo ilprogetto del francese Hebrard. Tra questi anche i Tribunali cittadini. Nel momento della loro costruzione pero’,  nel 1962, e’ stato scoperto il Foro. 

Vista la nuova scoperta, nel 1967 il progetto della costruzione e’ stato quindi annullato e successivamente gli scavi sono andati avanti, portando alla luce l’intero sito archeologico dei nostri giorni. Il museo dell’antico foro romano, aperto nel 2000 e rinnovato nell’ultimo anno e mezzo, si presenta oggi anche come il catalizzatore di varie attività culturali e  scientifiche cittadine

Si tratta di un museo sotterraneo, collocato in un lato dell’ antico foro di Salonicco, nelle “viscere” del criptoportico-la più grande galleria sotterranea esistente in tutto l’Impero romano– sconosciuto a molti. “Il foro è sempre stato il luogo centrale di transazioni commerciali, il “cuore” della città, il suo centroamministrativo, economico, sociale e culturale, fino ai tempi moderni”, ha spiegato l’archeologo dell’ Eforato di Archeologia di Salonicco, Yiannis Karliampas. Al suo interno vi si ritrovano oggetti ritrovati nel foro, che datano sia dal periodo romano, che da quello ellenistico, cioè l’ epoca della fondazione della città.

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