Il 58° Festival Internazionale del Cinema di Salonicco  – il festival cinematografico più rinomato del Sud-Est Europa e la piattaforma annuale per le produzioni greche– ritorna dal 2 al 12 Novembre. 

Si tratta di un’eccezionale esperienza cinematografica per gli spettatori e per i professionistiil suo “Concorso internazionale” mira a svelare nuovi mondi affascinanti, mentre la sua Agora (il mercato) permette ai professionisti dell’industria cinematografica della Grecia e del mondo d’ incontrarsi e di scambiare idee su nuovi progetti.

Inoltre, il suo ricco programma di eventi paralleli, concerti, presentazioni di libri, masterclass, eventi omaggi e la presenza di ospiti importanti, offre un’esperienza cinematografica  unica che va oltre alla semplice proiezione di film.

Orestis Andreadakis, direttore del Festival Internazionale del Film di Salonicco, intervistato per il bollettino anglofono del Segretariato Generale per I Media e la Comunicazione “Greek News Agenda”, ha dichiarato: “il pubblico del festival non lo frequenta con il solo scopo di guardare un film, ma per parteciparci, per parlare del film dopo averloguardato e pensarci il giorno dopo. Quindi, al Festival offriamo sempre tavole rotonde, masterclass, feste e altri eventi che contribuiscono ad un’ intera esperienza cinematografica”. 

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Il Festival Internazionale del Cinema di Salonicco porterà i migliori film provenienti da tutto il mondo, sorprese cinematografiche, ospiti importanti, omaggi ed eventi paralleli. 

Il pubblico cinefilo si ritroverà al Cinema ‘Olympion Paulos Zannas’ e nelle quattro sale del porto della città (chiamate ‘John Cassavetes’, ‘Stavros Tornes’, ‘Tonia Marketaki’ e ‘Frida Liappa’) ma anche al Teatro Comunale di Kalamaria “Melina Merkouri” ed al Teatro Comunale del Centro Culturale di Stavroupolis “Christos Tsakiris”. 

Il festival Internazionale di Salonicco prevede varie sezioni: il “Concorso Internazionale”quest’ anno propone ‘un sovversivo approccio al cinema”: I film di questa sezione sono stati scelti sotto la luce di un’idea universale e di un desiderio senza tempo: “La necessità delle radici” (The need for roots), ispirata dal libro omonimo del filosofo sociale francese e attivista Simone Weil.

La sezione del Concorso Internazionale propone quest’anno anche una mostra speciale intitolata “Taking Roots” (“Prendendo Radici”) presso l’ex magazzino dell’esercito, all’interno del porto cittàdino. Il Festival ha invitato 14 giovani artisti greci a guardare i film della sezione del concorso internazionale, ispirarsi e creare 14 opere originali – dipinti, sculture, fotografie, installazioni – per ciascuno dei film.

In un’altra sezione, ‘Panorama del Film greco’, verranno presentati 33 film greci. Orestis Andreadakis, ha ricordato che l’obbiettivo della sezione è in priims quello “di essere in grado di proiettare il maggior numero possibile di film greci per mettere in contatto i gruppi creativi dietro questi film con ospiti del mercato del cinema globale, per fornire un terreno fertile per il dialogo tra i registi greci ei loro colleghi stranieri”. “Vogliamo aiutare i registi -ha aggiunto- a trovare futuri collaboratori ed i film greci ad essere distribuiti in cinema e reti televisive in tutto il mondo”.

Andreadakis ha sottolineato inoltre che “la nuova generazione di registi Greci è altamente qualificata, ha viaggiato parecchio, ha studiato all’estero, ha avuto più opportunità ed  è più aperta ad essere influenzata da altri registi. Questi credo siano motivi che hanno rafforzato la presenza greca nel mondo cinematografico europeo”.

Il Festival comprende ogni anno  anche la sezione “Open Horizons/Orizzonti Aperti”, dove si presenta una selezione delle voci più innovative ed indipendenti del cinema mondiale. 

Andreadakis ha sottolineato la valenza internazionale:  “Ci concentriamo su film provenienti da tutto il mondo e negli anni precedenti abbiamo presentato  film importanti dell’America Latina, dell’Asia, della Russia e del Medio Oriente. Spesso proiettiamo film di paesi, i luoghi o sistemi politici forse sconosciuti al pubblico. Quei film tuttavia svelano affascinanti nuovi mondi e mostrano che le persone in tutto il mondo condividono le stesse preoccupazioni, sogni e speranze”. 

Quest’ anno, la sezione ‘Balkan Survey’ presenterà vari film basati su libri di grandi scrittori balcanici, come Orhan Pamuk, Ismael Kadare ecc. Verrano proiettati nuovi film anche di rinomati registi balcanici, come Semih Kaplanoğlu, Călin Peter Netzer, Bojan Vuletić ecc. 

Quest’ anno si inaugura una sezione chiamata “Concorso di film di realtà virtuale”. Dieci film prodotti con la tecnologia della realtà virtuale verranno proiettati al “INVR-Virtual Reality Thessaloniki”, una nuova sede per le proiezioni del Festival situata nel centro della città. 

Il 58esimo Festival onorerà due registi: La prima è la regista ungherese Ildikó Enyedi, una delle voci femminili più originali del cinema europeo contemporaneo, che parteciperà ad un evento speciale per presentare i suoi film accattivanti al pubblico. Il film “On Body and Soul” di Ildikò, sarà quello che aprira’ tutte le proiezioni del Festival di quest’ anno. In più, il Festival onora la regista-“pioniere” Ida Lupino, (scomparsa nel 1995),  conosciuta come la prima donna che ha girato film su vari temi -tabù al Hollywood degli anni ’50, totalmente dominato dagli uomini.

Il 58esimo Festival Internazionale del Cinema di Salonicco ospita anche due grandi personnaggi del cinema mondiale: il regista americano di origine greca, Alexander Payne si recherà a Salonicco per la proiezione del suo ultimo lavoro “Downsizing“, una surreale satira sociale sull’eccesso di popolazione, con Matt Damon e Kristen Wiig.
 Inoltre, l’attore franco-americano Jean-Marc Barr sarà il narratore del documentario “Dolphin Man”  di Lefteris Haritos, mentre è il protagonista del film “Grain” di Semih Kaplanoğlu, che verrà proietatto durante il Festival. Il documentario espone la storia di vita del leggendario Jacques Mayol, rincarnato da Barr alfilm “Le Grand Bleu” di Luc Besson, girato sull’ isola di Amorgos, Grecia. 
 
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Infine, il festival propone una mostra innovativa di poster, che valorizza il ‘quadro’, come elemento fondamentale del cinema e dell’ immagine. “Il quadro fa parte della realtà ed è anche la base della produzione cinematografica. Dentro il quadro, vengono prodotti, grandi e piccoli miracoli”. Le immagini sono state scattate nella zona urbana estesa di Salonicco e hanno ‘catturato’ la luce e l’atmosfera autunnale di novembre, il mese del festival. 

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Orestis Andreadakis, particolarmente orgoglioso del ‘capitale umano’ del Festival di quest’ anno, ha ricirdato infine che si trata di  “persone con notevoli conoscenze e competenze”. Il tutto  per attirarne  il pubblico a partecipare di nuovo alla grande festa della città e del cinema. 

 

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