Dopo una notte lunga di negoziati (4/5/2017), la Grecia ha raggiunto un accordo sul debito con i suoi creditori. Il primo ministro greco Alexis Tsipras, parlando al Consiglio dei Ministri giovedì scorso, ha ha fatto riferimento all’accordo tecnico definendolo come una intesa bilanciata e sostenibile. Ha osservato, tuttavia, che “l’accordo fa parte di una situazione da cui stiamo lottando a liberarsi’’ e che “il nostro obiettivo fondamentale è quello di condurre il Paese fuori dai memoranda”. Ha aggiunto che “l’accordo tecnico è il primo passo decisivo per chiudere immediatamente tutte le importanti questioni in sospeso, quella del debito in primis”. Le misure di medio termine per il debito devono essere presentate dettagliatamente entro il 22 maggio quando si terrà l’Eurogruppo.

Il primo ministro greco ha sottolineato che non ci possono essere ulteriori ritardi nel lavoro del suo governo: “ Con la conclusione della revisione del programma si chiude un importante ciclo per la nostra amministrazione. Il giorno dopo il completamento ufficiale della valutazione, inizieremo l’implementazione della nostra pianificazione strategica basata su una prospettiva di sei anni. La questione principale di maggior importanza per il prossimo periodo è l’aumento dei posti di lavoro e la graduale riduzione della disoccupazione, con l’obiettivo di raggiungere la media dell’EU nei prossimi cinque anni.”

Ogni misura sarà presentata in diversi articoli differenti (ogni misura corrisponde ad un singolo articolo), secondo una decisione del Consiglio dei Ministri, sulla base di una proposta del primo ministro Alexis Tsipras. Il governo vuole completare tutte le procedure fino al 16-18 maggio in modo tale che nessuno sarà in grado di dare la colpa al governo greco per eventuali ritardi e per offrire l’opportunità di un ulteriore ampliamento della discussione per la soluzione del debito.

Le misure a medio termine sul debito devono essere specificate nel corso della riunione dell’Eurogruppo il 22 maggio, un desiderio comune per tutte le parti coinvolte in maniera che il rapporto di FMI sulla sostenibilità del debito greco sia positivo, un fattore che aprirà la strada per l’ inclusione del paese nel programma di alleggerimento quantitativo (QE), secondo fonti governative.

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In un’analisi prospettiva di credito la Moody’s, agenzia di rating del credito, ha sostenuto che l’ accordo raggiunto tra la Grecia e i suoi creditori ha aumentato la possibilità di una riduzione del debito, ed è positivo per la valutazione del credito del paese mentre una ulteriore riduzione del debito lo renderà più sostenibile . Si prevede che l’accordo porterà ad una conclusione della seconda revisione del programma greco, una ‘conditio sine qua non’ per sbloccare la tranche di aiuti pari a circa 8,0 miliardi di euro per la Grecia, consentendo al paese di effettuare i pagamenti dovuti nel mese di luglio. Il Gruppo di lavoro “Eurogruppo” (EWG) accolse con favore l’accordo preliminare raggiunto tra le istituzioni e le autorità greche.

In cambio di alcune nuove misure di austerità (un nuovo taglio delle pensioni, l’abbassamento della soglia di esenzione dai redditi, una liberalizzazione di alcuni settori dell’economia e in particolare del mercato elettrico) il governo di Alexis Tsipras ha ottenuto alcune concessioni: la contrattazione collettiva sarà ripristinata dal settembre 2018, e se gli impegni saranno rispettati, l’esecutivo potrà stanziare fondi per il sostegno ai bambini e sussidi per affitti e per servizi di sanità alle famiglie con reddito più basso.

Ch.P.

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