L’ anno scorso era l’ anno del Marte: la NASA ha annunciato il lancio della « Rosetta », la scoperta di acqua sulla superficie di Marte mentre i cinema proiettavano « il Marziano », un film americano per un astronauta sul Marte. Quest’anno tocca all’Europa, visto che la prossima spedizione importante, chiamata ExoMars, sarà organizzata dall’ ESA (Organizzazione Spaziale Europea).

Uno scienziato greco, Pantelis Poulakis, chi è l’ ingegnere responsabile e membro dell’ ESA, ha parlato al giornale to Vima della spendizione di due stadi : la prima fase coinvolge il lancio di un satellite (TGO) e di un’attrezzatura di atterraggio (Schiaparelli Lander), al prossimo marzo, per preparare l’avvento dell’ esploratore robotico il piu sviluppato che ha mai viaggiato nello spazio fino a oggi (seconda fase), un esploratore robotico che potra’ raccogliere campioni da un profondo di 2 metri della superficie del Marte.

Dopo l’ atterraggio, una procedura complessa e difficile, la spedizione scientifica di ExoMars sara’ comminciata con l’ uscita del rover robotico sulla superficie di Marte. Quello che è nuovo riguardando il rover è il fatto che ognuna delle sue 6 ruote possono muoversi indipendentemente (sterzo e guidare), permettendo la realizzazione di manovre complesse. Dispone anche delle ruote elastiche per il miglior adattamento alle superfici rocciose e sabbiose. Finalmente, ha una buona staticità e bassa massa a causa della topologia della sua sospensione tripla e dell’ attrezzatura di controllo del movimento.

Il posto di atterraggio di rover per 2018 è stato gia’ scelto : si tratta di Oxia Palnum, un posto antico per assomigliare alla nostra terra e alle condizioni di apparizione di vita in circostanze simili.

Con questa spedizione ESA anticipa di ottenere componenti tecnologichi di base, in modo che ESA puo’ avere un ruolo cardine alla futura esplorazione del sistema solare. L’ obiettivo di una spedizione umana su Marte e’ raggiungibile a medio termine (forse in 2040), però le provocazioni tecniche non si limitano alla sopravvivenza sul Marte, ma si tratta anche della sopravvivenza durante il viaggio verso il Marte e indietro (oggi il viaggio dura 7-8 mesi, un periodo troppo lungo!). Secondo Pantelis Poulakis, la vita al fondo del Marte e’ probabile (e collegata all’esistenza di acqua) e nel futuro saremo forse in posizione di penetrare il sottosuolo del Marte per scoprirla !

ExoMars3

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