Un nuovo Museo  di “Mastice di Chio” (o ‘mastica di Chio’ oppure resina del lentisco variazione Chia) è stato inaugurato l ’11 giugno sull’isola di Chio.

Principale produttrice del mastice fin dall’antichità e luogo di produzione della resina di maggior pregio, Chio è un’ isola del Mar Egeo orientale. Il mastice è una “candida” resina dall’aspetto opalescente, prodotta incidendo fusto e rami di una pianta locale ed abbondante: il Lentisco (Pistacia lentiscus), un arbusto sempreverde, di cui ne vegeta in quell’isola una pregiata varietà (varietà Chia). Questo prodotto naturale ha moltissime qualità e usi; è conosciuto nell’industria farmaceutica mondiale perché, sia come medicinale, che come gomma da masticare, assorbe il colesterolo, è un antibatterico, funziona come “antisettico orale”, aiuta la digestione, stringe le gomme, guarisce le ferite ed è provato che curi le ulcere allo stomaco. Inoltre, il prodotto è usato in distilleria per produrre liquore di mastice e ouzo al gusto di mastice chiamato mastichato. Per l’utilizzo culinario, può anche essere usato nella cottura di dolci come biscotti, gelati al mastice, e dolci al cucchiaio. Infine, il prodotto raffinato può essere utilizzato come ingrediente principale per dentifrici, shampoo, profumi, incensi e smalti.

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Il mastice di Chio ed i suoi segreti si trovano al centro dell’ esibizione del Museo. La visita inizia con una presentazione di carattere informativo incentrata su Pistacia lentiscus, il mastice e la resina. Al visitatore viene poi illustrata la “storia della raccolta”, un processo complicato, faticoso e molto pulito -il tronco del lentisco viene tagliato in luoghi specifici e la resina inizia a fluire; in due settimane è pronto per essere raccolto; la raccolta inizia a metà agosto e dura circa un mese; il mastice viene poi lavato e accuratamente pulito, pezzo per pezzo.La mostra offre inoltre informazioni sulla Cooperativa del mastice che ha segnato un importante capitolo sulla storia della sua produzione sull’isola. La gita nel museo prosegue con una mostra all’aperto, dove i visitatori possono vedere e toccare la pianta nell’ambiente in cui cresce. 

Il museo si trova in Chio meridionale, nella zona conosciuta come ‘Mastichohoria’ (che significa ‘villaggi del mastice di Chio’ e segnala i ventun villaggi chi, grazie al loro microclima particolarmente caldo e secco, coltivano sempre il mastice) ed ha lo scopo di far conoscere o approfondire sulla storia del mastice. Costruiti nel Medioevo, questi villaggi presentano un’ architettura di rara bellezza con elementi decorativi unici, come gli ‘ksistá’ – disegni geometrici graffiati sullo stucco delle facciate delle case con una tecnica unica nel mondo. Questi villaggi erano invisibili dal mare e la loro disposizione era simile ad una fortezza per la protezione degli abitanti da pirati che flagellavano l’Egeo durante il Medioevo. L’importanza di questo prodotto unico ha reso l’isola, considerata “un obiettivo da conquistare” di vari invasori durante la storia. Mentre Chios era sotto controllo genovese e turco, privilegi speciali e alcune libertà sono stati dati ai villaggi nella regione in cui cresce il lentisco.

Mastichochoria

Nel suo discorso di inaugurazione del Museo, il presidente greco Prokopis Pavlopoulos, ha dichiarato: “La nostra patria, in questi tempi difficili, ha bisogno di persone che hanno la forza e le idee. L’iniziativa del Museo è un importante contributo non solo per il nostro patrimonio culturale, ma anche per lo sviluppo regionale“.

Da notare infine che la coltivazione, la raccolta ed il commercio del mastice rappresentano il pilastro principale dell’ economia locale, a partire dagli agriturismi. Il mastice, riconosciuto come medicinale naturale nel 2015, si è un prodotto dop dell’UE (dop- denominazione di origine protetta), e si ritrova anche nella lista UNESCO Patrimonio culturale immateriale.

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