L’ assunzione d’insegnanti per bambini profughi, il sostegno pubblico alla ‘Scuola Aperta’ per i profughi e anche la prima Accademia Estiva sulle opportunità di studio in Europa – ecco alcune delle più recenti iniziative a favore dei profughi in Grecia.
Buone notizie in primis per la scuola primaria e secondaria. Il Ministro greco dell’Istruzione, Nikos Filis, ha annunciato l’assunzione di 800 insegnanti per nuovi progetti speciali a favore dei bambini rifugiati.
Grazie all’iniziativa e per agevolare il loro inserimento scolastico, i ragazzi avranno la possibilità di studiare in classi speciali nelle scuole oppure in strutture ospitate nei campeggi che ospitano rifugiati di tutto il paese. L’iniziativa coinvolgerà insegnanti della scuola primaria e secondaria, ma anche docenti di lingua greca L2 (come seconda lingua). Le dichiarazioni sono state rilasciate dopo l’incontro del Ministro Filis con la responsabile dell’ONG «Save the Children International», Helle Thorning-Schmidt, ex premier danese. La sig.ra Torningk-Schmidt, da parte sua, ha rilevato che l’ONG avrà una partecipazione attiva nel progetto, fornendo consulenza grazie alle sue competenze, anche nella ricerca di nuove figure di “rifugiati-docenti” che insegneranno ai ragazzi profughi proprio nella loro lingua madre.
Per quello che riguarda l’istruzione universitaria, quest’ anno si terrà la prima Accademia Estiva sul tema: “Oltre la crisi dei rifugiati – Studiare in Europa” a Olimpia, Peloponneso, dal 18 al 28 agosto. L’iniziativa, promossa dal Ministro per l’Istruzione Pubblica, Sia Anagnostopoulou, ha lo scopo d’informare i giovani rifugiati sulle opportunità di studio sia in Grecia che nei paesi dell’ Unione Europea. I partecipanti saranno alloggiati presso le strutture dell’Accademia Internazionale Olimpica. Questo modello innovativo propone vari metodi d’insegnamento e si svolge in collaborazione con altri enti competenti ed interessati, come per esempio il Consiglio d’Europa (per le attività sui diritti umani e sull’educazione alla cittadinanza democratica) e la Facoltà di Filosofia di Atene (per lo studio del greco moderno come lingua straniera).
Le iniziative segnalate si aggiungono ad altre già in corso, come per esempio “Scuola Aperta”, ospitata dalla 51esima Scuola Primaria Pubblica di Atene. Questo progetto coinvolge trenta insegnanti volontari del programma “Scuole senza frontiere” avviato nella scuola, in collaborazione con l’ONG “Rete per i bambini” ed il Comune di Atene. Con il loro aiuto, ogni giorno (dalle 9.00 alle 13.00), 130 bambini e ragazzi provenienti da vari campi profughi entrano in contatto con la lingua e con la cultura greca frequentano corsi di lingua greca ed inglese, partecipano in varie attività sull’informazione, sullo sport, oppure sull’intrattenimento. Non mancano neanche gli incontri di socializzazione perché il progetto ha l’obiettivo di lavorare in primis sull’integrazione e quindi di preparare al meglio i giovanissimi rifugiati nell’inserimento scolastico. Recentemente, il Ministro dell’ Educazione greco, Nikos Filis, ha visitato le aule della stessa scuola, intrattenendosi sia con i ragazzi che con gli insegnanti. Rilevando l’utilità delle “classi di accoglienza e d’integrazione”, già previste dal sistema scolastico, il ministro ha auspicato che la maggioranza dei bimbi- profughi incominci l’anno scolastico a settembre. Il ministro si è dichiarato inoltre certo che la scuola pubblica greca riesca ad agevolare l’integrazione dei bambini rifugiati nella società: “Questa volta si dimostrerà che la scuola nel nostro paese è un fondamento della democrazia e della solidarietà”.
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