Moses Elisaf, medico e professore di Medicina, è diventato il primo ebreo greco ad essere eletto sindaco. Gli elettori di Ioannina (nota anche come Giannina), un’importante città greca nella parte nord-occidentale del Paese, lo hanno eletto sindaco il 2 giugno 2019,  al secondo turno delle elezioni amministrative nelle quali aveva corso da indipendente.

Il professor Elisaf è nato a Ioannina nel 1954. Si è laureato alla Facoltà di Medicina presso l’Università di Atene nel 1979. Attualmente è professore di Medicina Interna presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Ioannina e direttore del 2° reparto di Medicina Interna (Ospedale Universitario di Ioannina). Inoltre, è capo del dipartimento per i lipidi, l’arteriosclerosi e l’obesità dell’Ospedale Universitario di Ioannina.

Elisaf è membro della comunità romaniota di Ioannina. I Romanioti sono una delle più antiche comunità ebraiche esistenti al mondo e la più antica d’Europa. La loro lingua distintiva era il giudeo-greco. Il nome “Romaniota” deriva dal vecchio termine usato per designare gli abitanti dell’Impero Bizantino (detto anche Impero Romano d’Oriente). La popolazione romaniota greca è stata decimata durante l’Olocausto, ma esistono ancora comunità attive a Ioannina e in alcune altre città greche. Greek News Agenda* ha intervistato Moses Elisaf in occasione della sua nomina a sindaco di Ioannina.

– Lei è il primo sindaco ebreo in Grecia. Crede che la sua elezione abbia un significato speciale?

Sono il nuovo sindaco di Ioannina. Una differenza di religione ha portato molta pubblicità alla mia elezione e, per estensione, alla mia città, cosa che trovo particolarmente importante.
I miei concittadini non mi hanno scelto sulla base della mia identità religiosa, ma piuttosto, credo, per il percorso che ho seguito come membro della comunità scientifica, nonché per il mio attivo coinvolgimento nella comunità locale. Hanno riposto la loro fiducia nell’équipe della nostra lista, nel programma della nostra campagna e nelle nostre proposte. Sono stato valutato e giudicato allo stesso modo di tutti gli altri candidati.
Eleggendomi, i miei concittadini hanno lanciato un messaggio contro l’intolleranza, il razzismo e l’estremismo. Penso che questo messaggio abbia un valore particolare in tempi in cui i fantasmi del passato vengono risvegliati nella nostra casa comune, l’Europa, e ai quali la maggioranza dei cittadini di Ioannina ha dato una risposta clamorosa.

– Crede che i greci si siano lasciati alle spalle pregiudizi e stereotipi del passato contro gli ebrei?

Credo nella coesistenza pacifica dei popoli e nella democrazia, che in Grecia ha avuto il suo luogo di nascita. Ci saranno sempre voci estremiste, ma queste saranno isolate dalla società in generale. Ci sarà chi vive di pregiudizi del passato, ma ce ne saranno molti altri che continueranno a guardare al futuro. Ci sarà chi nega l’Olocausto, ma la storia è scritta dai fatti. Nella mia città, Ioannina, ebrei e cristiani convivono da secoli, e da qualche tempo anche con i musulmani. La città porta i segni della loro presenza. I monumenti sono vivi, raccontano le loro storie. Oggi il nostro ruolo non è vivere dei ricordi, ma di portare speranza e lavorare insieme per il futuro dei nostri figli.

– Lei ha mai dovuto affrontare pregiudizi e razzismo in passato?

Sono greco. Sono nato a Ioannina, così come i miei genitori, i miei nonni, i miei antenati. Sono cresciuto a Ioannina. E’ stato a Ioannina che mi sono fatto un nome come scienziato. Il mio lavoro scientifico e la mia carriera di medico sono riconosciuti dai miei concittadini. Questa è la regola, che ha le sue eccezioni, a cui abbiamo assistito nei casi degli atti di vandalismo contro i monumenti religiosi della comunità ebraica.

Ioannina
Veduta aerea di Ioannina (Giannina)/ Fonte: Pixabay

– Qual è la sua visione per il Comune di Ioannina, quali sono le sue priorità?

La visione della mia squadra, come delineata nel programma della nostra campagna elettorale, è quella di trasformare Ioannina in un vero e proprio hub nei Balcani sud-occidentali. Fino a qualche anno fa, la nostra città, come l’intera regione dell’Epiro, viveva in isolamento e si sentiva tagliata fuori dal resto del paese. Oggi, la città di Ioannina si trova all’incrocio di due grandi autostrade, Egnatìa Odòs e Ionìa Odòs, con un aeroporto ampliato e modernizzato, due grandi ospedali e una delle più grandi università nella periferia greca. Unisce storia e cultura con una bellezza naturale impareggiabile. In altre parole, ha tutte le carte in regola per diventare una meta turistica per tutto l’anno. Quindi, una delle nostre priorità è quella di migliorare la visibilità della città.
A parte questo, la nostra priorità principale è quella di affrontare i problemi quotidiani per migliorare l’immagine della città e, soprattutto, per migliorare il tenore di vita dei nostri concittadini.
Migliori sistemi di gestione dei rifiuti e di riciclaggio, il miglioramento delle infrastrutture stradali, la riqualificazione degli spazi pubblici e dei parchi giochi, sono tutte questioni che devono essere affrontate immediatamente.
Il nostro obiettivo è quello di consegnare nel 2023 una città moderna con i suoi problemi di fondo risolti e in grado di offrire servizi eccellenti ai suoi cittadini e visitatori, cioè una città divenuta veramente europea.

– Quali cambiamenti nei servizi comunali ritiene lei necessari per migliorare la vita quotidiana dei cittadini?

La ristrutturazione e l’ammodernamento dei servizi comunali è una priorità per noi, per due motivi fondamentali: uno, al fine di servire i cittadini in modo rapido ed efficace, e l’altro, per poter elaborare e attuare i nostri progetti. I servizi cittadini rappresentano una forza motrice. Abbiamo risorse umane competenti e altamente qualificate che occorre utilizzare al meglio e dobbiamo usufruire delle nuove tecnologie e di tutti gli strumenti digitali a disposizione a beneficio di tutti: sia dei servizi che dei cittadini.
 
 
*Intervista accordata a Marianna Varvarrigou per Greek News Agenda. Traduzione in italiano da Stefanos Dimitriadis. 
 
 

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