”Ci sono attrici che segnano la propria carriera oltre il divismo e diventano mito per quel carisma indefinibile che le pone al centro della scena ogni volta che appaiono sullo schermo o in palcoscenico”, scriveva Ansa dopo l’annuncio della morte di Irini Papas il 14 settembre scorso.
Semplice, di forma dorica, simbolo della bellezza greca, celebre rappresentante della cultura mediterranea all’estero, donna carismatica e dinamica, Irini Papas divenne nota a livello internazionale per le sue doti recitative e il suo spirito, mentre la notizia della sua scomparsa era trasmessa attraverso i media a livello mondiale*. All’anagrafe Irene Lelekou, nacque a Chiliomodi di Corinzia e, dopo il trasferimento ad Atene, quando oramai Irene aveva 15 anni, ha iniziato a frequentare la Scuola Drammatica del Teatro Nazionale prendendo anche lezioni di canto e ballo. Raggiunse una carriera internazionale e ricevette numerosi premi tra cui la Medaglia dell’Ordine della Fenice dal Presidente della Repubblica ellenica Kostis Stephanopoulos nel 1995 e il premio ”Woman of Europe 2000”.
Colpisce per la prima volta il grande pubblico nel 1952 con il film drammatico ”La città morta” di Frixios Iliadis girato a Mistrás, in gara al Festival di Cannes come candidatura greca. Con ”La legge del capestro” fa il suo debutto ad Hollywood nel 1956 da coprotagonista e grazie al grande successo in patria e all’estero con il film greco Elettra si mette al epicentro dell’attenzione dei registi americani ed europei. Ha recitato in film come “Z”, “Zorba il Greco” e “I cannoni di Navarone”, ma ha ottenuto i più grandi consensi della sua carriera interpretando le eroine della tragedia greca.
Tre dei film in cui ha recitato Irini Papas sono stati nominati all’Oscar per il film in lingua straniera, con il vincitore della ”Z” in lingua francese di Costa Gavras, mentre sono stati nominati anche due film greci, adattamenti per il grande schermo di antiche tragedie, Elektra e Ifigenia.
Irini Papas ha partecipato a molte produzioni hollywoodiane, mentre ha recitato anche nel teatro di Broadway nel 1967 e la sua bella voce di contralto può essere ascoltata anche su dischi di canzoni di Vangelis e Mikis Theodorakis. Della sua Medea (Broadway 1973) il critico del New York Times ha scritto: “Irene Papas, che ha spesso interpretato donne addolorate e in lutto, porta nel ruolo un’intensità controllata, un’intelligenza innata e una rabbia implacabilmente ostinata”.
Nel 2008 l’Italia le ha conferito il “Premio Roma” nell’antico teatro di Ostia Antica e quando l’ha ricevuto ha detto: “Non so se ridere o piangere, posso solo dire che Atene sarà sempre mia madre, ma Roma, allo stesso tempo, è la mia seconda madre, per mia chiara scelta». In Italia ha lavorato con molti registi italiani e la gente l’ha amata, chiamandola Bella Greca e Irene Nostra. Tra le molte onorificenze ricevute, nel 1988, è stata insignita di un ”Eschilo d’oro” dall’INDA e del titolo del dottorato honoris causa in Lettere presso l’Università di Tor Vergata a Roma nel 2001.
Il rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata”, Orazio Schillaci, nel suo comunicato dopo la morte di Irene Papas scrive: ”chi ha avuto il privilegio di assistere nel settembre 2003 allo spettacolo “Ecuba e le Troiane” tenutosi presso il Piazzale Giovanni Paolo II nel campus universitario non potrà dimenticare la forza, l’intensità e la passione interpretativa di un’artista di immenso valore, in possesso di magistero e popolarità, e in grado di interpretare nella stessa serata, sempre nel ruolo di Ecuba, il personaggio centrale delle due tragedie di Euripide in due lingue diverse (italiano e spagnolo) non sue”. I suoi premi alla carriera includono il Golden Arrow Award nel 1993 all’Hamptons International Film Festival e un Leone d’oro nel 2009 alla Biennale di Venezia. Complessivamente lei ha ricevuto in totale più di 24 riconoscimenti e premi.
Il Consiglio Direttivo e il Direttore Artistico del Teatro Nazionale ad Atene fanno riferimento al suo alto talento, professionalità e bellezza naturale che l’hanno affermata come una delle presenze più caratteristiche dell’arte greca nel mondo, sottolineando il suo inestimabile contributo artistico che è senza dubbio un vero dono per il generazioni future. Infine, il Teatro Nazionale la ringrazia di cuore per la generosa disposizione dello spazio “Scuola di Atene – Irini Papas”, dove sono ospitate molte delle sue attività artistiche.
Dopo la notizia della scomparsa di Irini Papas, la Ministra della Cultura e dello Sport Lina Mendoni, esprimendo il suo profondo dolore, ha fatto riferimento alla forza del suo talento e al fascino della sua personalità, sottolineando che ha conquistato il mondo del cinema e del teatro, interpretando in decine di film, serie televisive, spettacoli, sempre alle sue condizioni, senza fare concessioni. Ha anche sottolineato il fatto di essersi dedicata al dramma antico, dandoci interpretazioni uniche.
La grecista Eva Cantarella racconta cosí il suo rapporto con la grande attrice: ” (…) i due tratti che più mi hanno colpita sono stati da un canto l’impegno professionale (che ad esempio, faceva si che durante le prove serali restasse sul palcoscenico, sino a tarda notte, del tutto incurante dei rischi per la salute), e dall’altro un carattere estroverso , socievole, e non di rado spiritoso, del quale dava prova, ad esempio, dando voce a una Medea interpretata da un’attrice giapponese, con risultati di straordinaria comicità (…)”.
Video: Irene Papas a Venezia – La Biennale Teatro le assegna il Leone d’Oro alla carriera, 2 marzo 2009 http://www.veniceontv.com/
* (indicativ.) Reuters, Guardian, Le monde, El país, Corriere, La Repubblica, Ansa
Immagine di copertina: Taormina-FilmFest-Sicily-Italy-Jun-2005-Image Claudio Onorati-EPA-REX-Shutterstock
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P.K.