Con 153 voti a favore, 146 contro e un deputato astenuto il Parlamento Ellenico ha approvato la ratifica dell’Accordo di Prespes sul cambio di nome dell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia raggiunto dai governi dei due Paesi lo scorso giugno. L’accordo sul cambio del nome della FYROM in “Repubblica di Macedonia del Nord” mette fine a una lunga disputa e apre la strada a Skopje all’ingresso nella NATO e nell’UE.
“Oggi è un giorno storico: la Grecia sta proteggendo una parte importante della sua storia, il patrimonio dell’antica Macedonia greca” ha affermato il Primo Ministro, Alexis Tsipras, dopo la ratifica dell’accordo venerdì scorso. Il portavoce del governo Dimitris Tzanakopoulos ha parlato di “un giorno storico” per aggiungere che “da oggi inizia una nuova era per le relazioni bilaterali dei due Paesi, una nuova era nella regione dei Balcani“.
Da parte sua il Primo Ministro del Paese vicino, Zoran Zaev, parlando all’Agenzia di Stampa Ellenica (ANA-MPA) domenica scorsa, ha osservato che i vincitori dell’accordo di Prespes sono i cittadini di entrambi i Paesi.
La ratifica dell’Accordo è stata accolta positivamente dall’Unione Europea e dalla NATO. “Ci ha voluto coraggio politico, leadership e responsabilità da tutte le parti a risolvere una delle controversie più radicate nella regione“, ha detto il Presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker mentre che il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha commentato che il voto di venerdì era “un importante contributo alla stabilità e alla prosperità dell’intera regione”.
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