La musica incontra la pittura. Il visitatore della mostra “Rebetiko” ha l’opportunità di conoscere 125 opere realizzate da 50 artisti greci, come Alekos Fassianos, Yannis Tsarouchis e Tassos, solo per citarne alcuni. Punto comune delle loro opere, l’ispirazione dal genere musicale più emblematico della Grecia moderna, ovvero il Rebetiko. La mostra, organizzata dall’Agenzia Culturale della cittá di Atene,  si svolgerà in tre degli spazi culturali della città, ovvero la Pinacoteca Municipale di Atene, il Centro Municipale delle Arti  e il Teatro Musicale Olympia-Maria Kallas. La mostra comprende dipinti, incisioni contemporanee, video, fotografie, installazioni sonore, performance e libri presentati come opere d’arte. Questa è una mostra d’arte contemporanea sull’amore e la fuga, due concetti che, tra gli altri, caratterizzano il Rebetiko “questo grande evento culturale della Grecia moderna”, secondo il compositore Nikos Mamangakis.

Le radici del Rebetiko
Rebetiko è essenzialmente un termine generico, che comprende diverse forme di musica che si sono evolute in Grecia e nelle parti greche dell’Impero Ottomano tra la metà e la fine del 19° secolo fino a quando non furono unificati all’inizio del XX secolo per formare il suono distintivo associato al Rebetiko oggi. Rebetiko nasce “ufficialmente” negli anni ’30 al porto del Pireo, come frutto di diversi “flussi” di musica, come la serenata ionica e poi ateniese, il valzer-tango di Smirne senza però ignorare la jazz che costituisce uno di quelli flussi proprio come l’operetta greca. In gran parte basato sulla tradizione orale,  è stato descritto come “blues urbano greco”. Nel dicembre 2017, Rebetiko è stato iscritto nell’elenco rappresentativo del patrimonio culturale immateriale dell’umanità creato dall’UNESCO.

Kallas Bellou 2004 2021 Fonte OPANDA

Riflessioni contemporanee sul Rebetiko
Quando sentiamo parlare di Rebetiko e delle arti visive, pensiamo spesso ai disegni di Alekos Fassianos per i libri di Elia Petropoulos, alle incisioni di Tassos per le copertine dei dischi di Sotiria Bellou o ai ballerini di zeibekiko di Yannis Tsarouchis. La mostra ”Rebetiko” arricchisce questa iconologia cambiando radicalmente la rappresentazione visiva di rebetiko. Esplora il legame che unisce l’arte contemporanea a rebetiko e il modo in cui viene avvicinata e interpretata dagli artisti contemporanei. Esaminiamo come un artista contemporaneo possa rendere in immagini versi che, secondo il grande folclorista greco Elia Petropoulos, sono le ”canzoni delle anime ferite, semplici, pure e sensibili della Grecia”.

La maggior parte dei lavori sono stati commissionati dalla città di Atene per la mostra. Le opere mostrano convergenze, somiglianze e persino motivi comuni, come “la sedia” che compare in molte di esse. Alcuni artisti hanno colto l’occasione per avvicinarsi ai loro grandi maestri della pittura, mentre pochi altri hanno esplorato le connessioni personali e le storie familiari con i loro oggetti di ispirazione. È il caso dell’opera di Yannis Theodoropoulos ispirata a Pikinos, un parente dell’artista che fu pugnalato a morte nel 1931 a Thissío e la cui morte ispirò anche l’artista del rebetico Kostas Roukounas a scrivere la canzone “Pikinos“. Il catalogo bilingue (greco e inglese) della mostra comprende testi di artisti partecipanti, scrittori ospiti e studiosi di rebetiko. Tutti i testi si concentrano sull’attualità contemporanea di Rebetiko.

Panos Koutroubousis Da bouzoukia a bouzoukia foto del film 1963. Fonte OPANDAIn occasione dell’inaugurazione della mostra, il 10 febbraio 2022, il sindaco di Atene, Kostas Bakoyiannis, in un comunicato ha sottolineato tra l’atro che ”la mostra tematica Rebetiko é una mostra dove l’arte contemporanea dialoga con la nostra tradizione musicale; il Rebetico ha ricevuto influenze nello stile, nel tema e nei percorsi musicali dal canto dell’Asia Minoreed è indissolubilmente legato alla catastrofe e dell’Asia Minore. È, quindi,  è una felice occasione per organizzare la mostra Rebetiko ad Atene al compimento di cento anni dall’evento della catastrofe. La mostra ci ricorda che i rebetika sono canti di protesta e di ricordo che esprimono i desideri e la miseria degli strati popolari delle città (…) il Rebetiko ritorna nella nostra quotidianitá, rivive, ne viene evidenziata l’importanza e l’atemporalità,  e continuiamo ad amarlo ed a cantarlo sottovoce, nei momenti di gioia e di dolore”.

Rena Papaspyrou Omaggio a Ghiannis Papaioannou 2021 dettaglio Fonte OPANDA

Secondo Niki K. Arabatzi, presidente del OPANDA, “il Rebetiko è una manifestazione importante della cultura popolare, ha registrato tutti gli aspetti della realtà e i problemi delle persone senza paesaggio e al di là delle convenzioni sociali (….) Rebetiko parla nel cuore di tutti i greci, mentre, come si è visto, emoziona anche molti amici della Grecia, che amano e studiano la sua ricca cultura popolare. Come si vede dalla mostra che stiamo organizzando, le canzoni rebetika non solo continuano a influenzare i musicisti delle nuove generazioni, ma sono anche una fonte di ispirazione per gli artisti visivi contemporanei”.

In un gesto simbolico, i curatori della mostra hanno scelto di esporre oggetti personali e copertine dei dischi di Sotiria Bellou, cantante emblematica del Rebetico, fianco a fianco con fotografie e oggetti personali di Maria Callas. La giustapposizione di queste due figure preponderanti della musica del XX secolo allude alla famosa affermazione di Yannis Tsarouchis: “Mi piacciono Kallas e Sotiria Bellou. E non mi sento diviso. Anche chi se ne scandalizza, deve capire le ragioni di questo amore comune”.

Pianista sconosciuto Alexandros Psychoulis 2021 Fonte OPANDA

INFO

Durata:

10 febbraio – 3 aprile 2022

Luoghi:

Pinacoteca Municipale di Atene,  d’Athènes, Leonidou & Myllerou- Pzza Avdi

Centro artistico municipale di Atene, Vassilissis Sofias-Parco Eleftherias

Olympia – Teatro musicale comunale «Maria Callas»- Akadimias 59

Orario:

Martedì – Venerdì 11:00 – 19:00; sabato – domenica 10:00 – 15:00; Lunedi chiuso

Entrata gratis

 

Fonti testo e forografie

Testo originale in francese via Grece Hebdo

Sito dell’Agenzia Culturale della Città di Atene- OPANDA

 

 

Da rileggere su Punto Grecia

Riconoscimento UNESCO per Rebetiko

Rebetiko Gymnastas, la musica rebetico in italiano

Evì Evàn.Rebetiko conquesta l’ Italia

 

Pelagia Kotsoni