Recentemente, una testa di marmo fu scoperta nel centro di Atene, in via Aiolou, durante i lavori del Comune di Atene a una profondità di 1,3 metri sottoterra. Si tratta di un’antica statua di Hermes, “un’opera d’arte originale risalente alla fine del 4ο secolo aC o all’inizio del 3ο secolo aC”, secondo la dichiarazione del Ministero greco della cultura e dello sport. Ogni tanto, impronte della storia si svelano in molte parti di Atene. Proviamo a rintracciare una breve storia della zona di via Aiolou e dei reperti significativi trovati lì.
La via Aiolou, una strada moderna ateniese, piena di rumore e di traffico, è stata scolpita sin dagli anni arcaici. Ha svolto un ruolo di primo piano nella storia della città, come testimoniano gli scavi iniziati alla fine del XIX secolo. Gli scavi effetuati in via Aiolou negli anni ’70 dalla Soprintendenza delle Antichità di Atene che hanno rivelato una gran parte dell’antica strada e la scoperta della Porta di Acharnai del muro di Temistocle, negli anni ’80, durante la ristrutturazione di Piazza Kotzia e l’ampliamento dell’edificio della Banca Nazionale, sono due degli elementi importanti che certificano l’uso senza tempo dello spazio come ‘’arteria stradale’’, dagli anni arcaici.
Di fronte al luogo dove la testa di marmo di Hermes fu scoperta, a prossimità della chiesa di Santa Irini, fu scavato nel 1885, un reperto unico, di straordinaria arte e bellezza: la statua di un giovane Ercole nudo. La statuetta (0,54m) di Ercole è esposta al Museo Archeologico Nazionale. È molto probabile che la statuetta di Ercole, risalente alla fine del 4 ° secolo, ornava un passaggio nel santuario, dedicato sia a Ercole sia una divinità sconosciuta. Dagli scavi del 1970, proviene il frammento di una lapide di epoca classica oltrem così come una lapide della prima età romana. Secondo la curatrice delle antichità di Atene, E. Mpanou, “οvviamente sul cordolo dell’antica strada si era sviluppato, dalla fine del 5ο secolo aC, un cimitero di passaggio, pratica comune della gente dell’antichità fino alla prima occupazione romana “.
Un’altra lapide, oggi esposta anche al Museo Archeologico Nazionale, trovata un po ‘più a ovest sull’attuale via Athinas dimostra l’ampiezza del cimitero classico. Si tratta di un’opera, molto commovente, che risale al 350-325 a.C. Una donna morta è seduta su uno sgabello, stende la mano a una parente che la tiene teneramente per il polso e si rivolge a lei, alzando l’altra mano. A sinistra si trova una ragazza pensierosa.
L’antica strada – l’odierna Aiolou – avrebbe altri passaggi sacri a giudicare dal fatto che altre due chiese cristiane, l’Assunzione della Vergine Chrysospilaiotissis e la chiesa di Agia Paraskevi si trovano a pochi metri a nord di Agia Irini su questa strada.
Quando Atene divenne la capitale dello Stato greco, la via Aiolou ha avuto, di nuovo, un ruolo importante. Ha preso il suo nome dal dio dei venti, Eolo, perché al suo inizio si trova l’Horologio di Andronico di Cirro (all’interno dell’attuale sito archeologico dell’ Agora romana), un edificio del 2° secolo a.C., dedicato ai venti. L’edificio serviva da meridiana e da orologio idraulico.
Da notare che la via Aiolou è stata progettata nel 1833 dagli architetti Stamatis Cleanthis e Edward Saubert e pavimentata con ghiaia nel 1860. Storicamente, questa fu la prima strada acciottolata di Atene. Successivamente furono costruiti edifici neoclassici, alcuni dei quali si trovano ancora nella parte meridionale e centrale della strada. Dopo la seconda guerra mondiale e la guerra civile, furono costruiti moderni condomini da otto a dieci piani. La via Aiolou era il centro commerciale di Atene durante il 19° e il 20° secolo.
fonte: Ministero della Cultura e dello Sport
foto in copertina: Rue d’Eole (fb:this is Athens)