Il 16mo Incontro globale delle Convenzioni sui mari regionali e dei Piani d’azione tenutosi da lunedì 29 settembre al primo ottobre ad Atene ha visto la partecipazione di oltre 50 tra ministri, responsabili di strategie ambientali, scienziati e dirigenti di agenzie ambientali.
Il programma ambientale delle Nazioni Unite che ha organizzato l’evento, spiega l’Unep all’agenzia Ansa, è il più importante appuntamento mondiale dedicato alla protezione dei mari. Tra gli argomenti principali in agenda, l’inquinamento delle plastiche nei mari, la gestione degli oceani e lo sviluppo della cosiddetta gree-blue economy, ovvero lo sfruttamento sostenibile dei mari che tenta di coniugare sviluppo e tutela delle acque e delle coste. Il Regional Seas Programme dell’Onu, lanciato nel 1974 dopo la conferenza del 1972 sull’ambiente a Stoccolma, si propone di affrontare il problema del crescente degrado dei mari mondiali e delle aree costiere attraverso la gestione e l’uso sostenibile dell’ambiente marino e costiero. Punta in particolare sull’impegno dei paesi di una determinata regione a condividere l’impegno per la tutela del mare su cui si affacciano. Lo strumento principale, che ha portato risultati di rilievo negli anni, è stata la promozione dei Regional Seas Programmes e delle loro linee guida per una gestione ambientale che vengono poi coordinate e attuate dai paesi che condividono gli stessi mari regionali. Oggi, oltre 143 paesi partecipano ai 13 programmi sui mari regionali, creati sotto gli auspici dell’Unep.
Il programma ambientale delle Nazioni Unite che ha organizzato l’evento, spiega l’Unep all’agenzia Ansa, è il più importante appuntamento mondiale dedicato alla protezione dei mari. Tra gli argomenti principali in agenda, l’inquinamento delle plastiche nei mari, la gestione degli oceani e lo sviluppo della cosiddetta gree-blue economy, ovvero lo sfruttamento sostenibile dei mari che tenta di coniugare sviluppo e tutela delle acque e delle coste. Il Regional Seas Programme dell’Onu, lanciato nel 1974 dopo la conferenza del 1972 sull’ambiente a Stoccolma, si propone di affrontare il problema del crescente degrado dei mari mondiali e delle aree costiere attraverso la gestione e l’uso sostenibile dell’ambiente marino e costiero. Punta in particolare sull’impegno dei paesi di una determinata regione a condividere l’impegno per la tutela del mare su cui si affacciano. Lo strumento principale, che ha portato risultati di rilievo negli anni, è stata la promozione dei Regional Seas Programmes e delle loro linee guida per una gestione ambientale che vengono poi coordinate e attuate dai paesi che condividono gli stessi mari regionali. Oggi, oltre 143 paesi partecipano ai 13 programmi sui mari regionali, creati sotto gli auspici dell’Unep.