Methoni (Modone in italiano) il piccolo paese della Messenia in Peloponneso dominato da una fortezza veneziana del XV secolo con due strade parallele che scendono al mare, un porticciolo e una bella spiaggia sabbiosa frequentata d’estate. Tutto qui, si potrebbe dire. Ma è proprio il suo carattere austero insieme a un’identità ben conservata, lontano dal turismo chiassoso, a caratterizzare Methoni e a farne un posto unico. La fortezza di Methoni si riflessa nello Ionio, e sovrintende il Peloponneso. Fondata nel XIII secolo sopra un promontorio, circondata su tre lati dal mare, è la sentinella antica di un una delle regioni più importanti e strategiche della Grecia. Legata alla terra ferma da un ponte in pietra che attraversa un fossato profondo, la cittadella è oggi una delle attrattive storiche della Messinia e del paese omonimo, caratterizzato da un tranquillo porto di pesca, qualche albergo, e qualche taverna in cui si incontrano alcune delle 2500 anime che lo abitano. Per quasi trecento anni, la fortezza di Methoni e l’area di Morea fu sotto il controllo di Venezia quando fu presidio e luogo di sosta per i pellegrini in viaggio da Creta e Cipro verso la Terra Santa. La fortezza di Methoni era gli occhi di Venezia nella zona: i veneziani hanno trasformato questo luogo in una sentinella attenta all’imbocco dell’Adriatico. Nel XVI secolo veniva usata come prigione e luogo di esecuzione. Oggi è attrattiva, fotografata con lo Ionio come sfondo.
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