Una millenaria repubblica monastica, un luogo sacro, dedicato alla fede e alla preghiera, uno scrigno di tradizioni e di tesori, ma soprattutto un “paradiso” in terra: il Monte Athos.
La “Montagna Sacra” per i greci rappresenta, con i suoi venti monasteri, il cuore spirituale del cristianesimo ortodosso. Situata a nord-Est del della Grecia, la Repubblica monastica del Monte Athos è una regione autonoma dello stato Greco che occupa il cosiddetto “terzo dito”, la propaggine più orientale della penisola Calcidica.
Le origini monastiche del Monte Athos sono incerte e la presenza dei monasteri è attestata solo a partire dal VIII
secolo D.C., anche se appare abbastanza certa la presenza di comunità religiose già in epoche antecedenti. Il primo edificio monastico, la Grande Lavra, è stato edificato nel 963. In epoca bizantina, i monasteri del Monte Athos erano già un importante centro religioso e culturale, prerogativa che mantennero anche a seguito della caduta di Costantinopoli e l’instaurazione dell’impero ottomano. La partecipazione attiva dei monaci ai moti rivoluzionari del 1821, portò all’occupazione della penisola da parte delle forze militari turche che si concluse solo con la costituzione della stato Greco e la creazione di un territorio neutro. La Repubblica del Monte Athos ottenne l’autonomia, nell’ambito dello Stato ellenico, nel 1923 con la firma della “Pace di Losanna”.
Un’antica tradizione considera la montagna consacrata alla Madonna ed impone un divieto assoluto all’ingresso, nel suolo della Repubblica monastica, a qualsiasi essere vivente di sesso femminile.
Ma anche per gli uomini l’accesso e l’ospitalità in uno dei monasteri ortodossi è irto di difficoltà. Prioritariamente è necessario ottenere il permesso di soggiorno e successivamente è indispensabile verificare la disponibilità logistica presso una delle strutture religiose, il cui numero non è sufficiente a garantire la mole di richieste che annualmente vengono avanzate all’ Ufficio Pellegrinaggi.
I monaci, che complessivamente non raggiungono le 2000 unità, osservano un rigido programma quotidiano, che inizia molto presto al mattino ed è rivolto alla preghiera e alla contemplazione. Anche le attività lavorative rivestono un importante ruolo nella vita delle comunità religiose e sono incentrante particolarmente nella coltivazione dei campi e nella produzione di prodotti tipici. Molto tempo è inoltre dedicato alla conservazione e alla tutela dell’immenso patrimonio artistico e culturale che è custodito entro le mura dei monasteri.
Le migliaia di pellegrini che tutti gli anni possono godere dell’ospitalità dei monaci ortodossi trovano la semplice e genuina spiritualità che unitamente alla splendida natura e ai ritmi di vita medioevali rendono un viaggio lungo i sentieri del Monte Athos una esperienza unica ed indimenticabile.
Per maggiori informazioni sulle comunità del Monte Athos e per organizzare la vostra visita rivolgetevi all’Ufficio Pellegrinaggi al Monte Athos. [info in inglese]
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